“Il Maresciallo Rosso” è il nome di battaglia di Giuseppe Gracceva, figura leggendaria dell’antifascismo italiano, protagonista della Resistenza romana a capo delle Brigate Matteotti, compagno di partito e di lotta di Sandro Pertini e di Pietro Nenni. Egli è entrato nella storia soprattutto per la rocambolesca liberazione dal carcere di Regina Coeli di Sandro Pertini e Giuseppe Saragat, futuri Presidenti della Repubblica italiana. Giuseppe Gracceva incarna l’anima più autenticamente popolare dell’antifascismo : un semplice popolano in grado di coniugare gli ideali di libertà e di giustizia sociale con una spiccata capacità strategica e operativa, doti che lo fecero assurgere a capo effettivo delle azioni partigiane nei drammatici mesi dell’occupazione nazista della capitale (8 sett. 1943- giugno 44).
ANTIFASCISTA DELLA PRIMA ORA
Antifascista della prima ora, costantemente perseguitato dal regime mussoliniano, condannato più volte al carcere, Gracceva riuscì, dalla sua postazione di modesto giornalaio in una edicola nel centro di Roma, a tessere una rete clandestina capillare che opererà nella capitale fino agli anni cruciali della lotta di liberazione. Svolse questo ruolo nonostante fosse costantemente « attenzionato » dall’apparato repressivo fascista. E anche a costo di sacrificare la sua famiglia, spesso in gravi difficoltà economiche e costretta a più riprese a implorare la clemenza del regime : un aspetto, questo, che ci restituisce il tratto umano profondo di « Peppino » Gracceva e di tanti semplici popolani che si sono sacrificati nella lotta partigiana.
ACCURATA RICOSTRUZIONE STORICA
L’autrice del libro, Maria Agostina Pagliaroli, propone una ricostruzione storica accuratamente documentata delle vicissitudini che hanno segnato il percorso di vita dell’Uomo e del Maresciallo Rosso. Nel contempo è riuscita a conferire all’approccio storico una forte tensione narrativa, così da farne una sorta di « romanzo popolare » che si snoda nello scenario drammatico della lotta partigiana contro il nazismo e il fascismo. I capitoli finali approfondiscono poi le vicende dell’immediato dopoguerra e la complessa dialettica tra le forze politiche protagoniste della Resistenza e della Liberazione. In particolare si evidenzia come non sia stato mai portato a termine il processo di revisione profonda dei gangli dello Stato, in cui sono rimaste annidate pratiche e figure ereditate dal fascismo. Temi che ben si intrecciano con il dibattito in corso nell’attuale fase politica su fascismo-antifascismo…
LA RESISTENZA ROMANA
Due note personali: la prima riguarda le vicende drammatiche della lotta partigiana in alcuni quartieri della capitale . Il libro racconta con dovizia di documenti le vicende della Resistenza romana, citando spesso il Quadraro, grande quartiere popolare situato nel sud della città, raccaforte di numerosi gruppi partigiani e teatro di rastrellamenti e di violente rappresaglie da parte dei nazifascisti. Ho provato non poca emozione nel sentire più volte rimarcare il ruolo nella Resistenza romana del Quadraro, proprio il quartiere in cui ho trascorso la mia infanzia e ho conosciuto figure che certamente hanno vissuto quei terribili avvenimenti!
L’AUTRICE DOCENTE A BASILEA E BERNA
La seconda nota personale riguarda l’autrice, Agostina Pagliaroli, con cui ho condiviso l’esperienza dell’insegnamento nei corsi di lingua e cultura italiana nella Svizzera tedesca (Basilea e Berna). Qui Agostina ha conosciuto da vicino la nostra numerosa comunità emigrata, in particolare ha insegnato a centinaia di ragazze e ragazzi, figli dei nostri connazionali spesso alle prese con la ricerca di una difficile identità. Ha saputo dare loro non solo adeguate competenze di lingua italiana, ma anche un approccio positivo alla cultura d’origine, di cui la storia è parte fondamentale. Il suo, il nostro impegno è stato per diversi anni, spesso in collaborazione con le organizzazioni degli italiani in Svizzera, quello di far conoscere loro il percorso storico della libertà e della democrazia nel nostro Paese, organizzando diverse iniziative sulla Resistenza e sulla Liberazione.
LA COMPETENZA DI AGOSTINA PAGLIAROLI
Dopo il rientro in Italia, Agostina ha insegnato Filosofia e Storia in un liceo classico a Terracina (LT), quindi un altro contesto, con altre tipologie di studenti. Sono certo però che l’esperienza svizzera abbia contribuito non poco alla sua sensibilità sociale e culturale, alla sua attenzione per l’insegnamento della storia come elemento di un’identità nazionale critica e complessa che vada oltre i clichè e le semplificazioni. Ciò che non conoscevo di Agostina, ed è stata per me una scoperta sorprendente, è la sua alta competenza di ricercatrice storica, di cui dà prova con questo suo lavoro.
Insomma una lettura davvero bella e interessante, da raccomandare particolarmente in una fase politica in cui le fondamenta della nostra Repubblica democratica ed antifascista nata dalla Resistenza e dalla Guerra di Liberazione, vengono messe in discussione, a partire da molti esponenti dell’attuale governo, che si rifiutano di dichiararsi antifascisti. E allora ben vengano documenti e racconti, come “Il Maresciallo Rosso”. Grazie Agostina per avercelo proposto !
Per tutte le buone ragioni qui esposte, insieme a colleghi e amici di Agostina, nei prossimi mesi organizzeremo anche in Svizzera degli incontri per presentare il libro.
“Il Maresciallo Rosso”, Giuseppe Gracceva dall’antifascismo militanta alla Resistenza (Roma 1922-1945) – Maria Agostina Pagliaroli- Edizioni OdradeK.