Dal 2013 i coniugi dovevano decidere, al momento del matrimonio, se mantenere il proprio cognome o scegliere un cognome coniugale. Il doppio cognome non è più consentito. Vi è solo la possibilità di optare per un cognome di affinità non ufficiale. I figli possono assumere il cognome coniugale o il cognome di uno dei due genitori, scelto come cognome dei figli al momento del matrimonio. I figli di coppie non sposate portano il cognome di uno dei genitori.
Secondo il diritto vigente, per una coppia sposata non è quindi possibile esprimere il suo legame tramite il cognome, senza che uno dei coniugi rinunci al cognome attuale. Inoltre, solo i genitori sposati possono evidenziare verso l’esterno mediante il cognome il legame che li unisce ai propri figli.
Semplificazione del diritto del cognome
La realtà sociale mostra che spesso i coniugi vorrebbero mantenere il proprio cognome. Allo stesso tempo è frequente il desiderio di poter rendere visibile mediante il cognome il legame tra i coniugi e i loro figli. Per questo motivo la CAG-N propone che le coppie sposate possano tornare ad avere un doppio cognome composto dai cognomi di entrambi i coniugi, con o senza trattino. È inoltre previsto che anche i figli possano assumere il doppio cognome, a prescindere dal fatto che i loro genitori siano sposati o che mantengano il cognome attuale.
Nel parere del 24 gennaio 2024, il Consiglio federale approva il relativo progetto della CAG-N, suggerendo tuttavia di semplificare le nuove disposizioni di legge e di esaminare al contempo nuove possibilità per la composizione del cognome, lasciando ad esempio decidere a ciascun coniuge l’ordine dei cognomi nel doppio cognome.