Il governo 5Stelle-Lega apre lo scontro in Italia

di maio salviniLuigi Di Maio (a sinistra) capo dei 5Stelle e Matteo Salvini leader della Lega.

A 80 giorni dal 4 marzo l’alleanza giallo-verde sembra pronta per dare all’Italia il nuovo governo presieduto da Giuseppe Conte. Dopo ripetuti start and go Luigi Di Maio e Matteo Salvini, l’uno capo dei 5Stelle e l’altro leader della Lega, proseguono dritti nella formazione del governo.

Hanno sfidato il Presidente Sergio Mattarella in un braccio di ferro sul premier Conte dopo le polemiche scaturite dal curriculum “taroccato”. Ora la tensione sul ministro o super ministro dell’Economia Paolo Savona, dichiaratamente antieuro.

La strategia del tandem Di Maio-Salvini è quella di “sottomettere” il Capo dello Stato alle proprie volontà per evitare scossoni istituzionali quando nei prossimi mesi dovranno essere prese misure molto delicate per l’Italia: debito pubblico e immigrazione.

I problemi aperti sono davvero tanti. Entrambi i leader hanno sempre criticato i parlamentari voltagabbana che vengono eletti in uno schieramento e nel corso della legislatura cambiano casacca. E’ il caso dei deputati e senatori leghisti eletti anche con i voti di Forza Italia, l’alleanza di centro destra. E’ il caso di Di Maio che nel percorso della formazione del governo ha oscillato tra Lega e Pd.

Il governo Conte per realizzare le promesse elettorali di Di Maio e Salvini dovrà sforare il bilancio dello Stato. Chi pagherà il reddito di cittadinanza dei grillini (30 miliardi di euro), la Flat Tax dei leghisti (25 miliardi di euro) e l’abolizione della legge sulle pensioni chiamata “Fornero” promessa bipartisan 5Stelle-Lega (50 miliardi di euro)?

Se a ciò aggiungiamo le bordate di esponenti del governo nascente anti Ue e anti euro, resta davvero poco per appiccare il fuoco! Intanto cresce lo “spread” e con esso gli interessi di tutti coloro che hanno debiti. Compreso l’Italia con il suo mega debito di 2mila e trecento miliardi di euro!

Pur se tuttora nel Paese prevale ancora il fair play, lo scontro politico, istituzionale e sociale è alle porte.