“L’Italia è una catena ininterrotta di città e borghi che da secoli costituiscono la sua ricchezza ma al Sud, e soprattutto in Calabria, è in atto una “fuga” inarrestabile da questi luoghi, che da decenni sono isolati dallo sviluppo e dalla modernità. E’ in atto un abbandono di paesi e culture che sembrano cadere nell’oblio: villaggi che crollano, macchine abbandonate nei boschi, fabbriche corrose dal tempo.
Allo stesso tempo tradizioni, lingue e vecchi costumi sopravvivono ancora in comunità dimenticate e si riscontra una forma di resistenza, come nel villaggio di Riace, dove grazie alla forza di persone come Mimmo Lucano, amico di mia zia Daniela Grandinetti, la vita è riemersa grazie alle migrazioni provenienti da paesi extraeuropei.
Io sono calabrese da parte di padre e nell’estate del 2023, come d’abitudine, sono tornata con la mia famiglia a visitare parenti e luoghi della mia regione d’origine.
Visitando luoghi e boschi con la macchina fotografica in mano, sono rimasta scioccata dallo stato d’abbandono dei villaggi, dai visi delle persone e soprattutto da una ex-clinica psichiatrica.
Le foto che ho scattato al riguardo mi hanno ispirato a rappresentare il tema dell’abbandono attraverso dipinti ad olio per il mio progetto liceale della maturità e il mio soggiorno romano di cinque settimane, ospite della pittrice Laura Federici, mi ha ispirato per la realizzazione tecnica dei quadri. Infine, il felice incontro con l’associazione Giovani In Rete mi ha dato l’opportunità di esporre le mie opere nella mia città”.
* Giulia Grandinetti, autrice della mostra.
Vernisagge presso il Gleis 58 alla Erlkönigweg 30 a Basilea
Sabato 31 agosto 2024 alle ore 16 | Concerto con musica calabrese alle ore 17
Sabato 14 settembre 2024 alle ore 16 | Concerto con musica calabrese alle ore 17