Una doppia uscita discografica. Un disco che celebra degnamente i 30 anni meravigliosi passati su e giù da un palco. Come si sente Ligabue oggi? “Sono grato per questi trent’anni intensi di musica e di successi ma l’intensità si paga e a volte mi sono perso. Nel 1999, dopo “Buon Compleanno Elvis” e “Radiofreccia”, avevo meditato di smettere: non ero preparato a quella mole di successo e all’isolamento che questo portava con sé”. Racconta così Luciano Ligabue il periodo in cui stava per lasciare tutto “ma poi mi sono detto: se smetti, come fai a non fare concerti? E a vent’anni da quel periodo critico sono ancora qui”.
Tre decenni che dividono esattamente a metà la sua vita: “Ho vissuto trent’anni senza fare il musicista e trent’anni facendolo. Questo doveva essere l’anno dei festeggiamenti, con un grande concerto a Campovolo, rimandato all’anno prossimo perché il futuro dei live non può essere streaming”. Intanto però il cantautore di Correggio ha comunque deciso di festeggiare, con una doppia uscita, con il disco di inediti 7 e la raccolta 77+7.
Il 7, un numero da sempre speciale per Ligabue, diventa protagonista di questo nuovo progetto: l’album di inediti contiene sette brani, spunti ritrovati nei cassetti e riscritti (tra cui il duetto – il primo vero duetto della sua carriera – con Elisa “Volente o nolente”, mentre il cofanetto raccoglie i 77 singoli, uno ogni cinque mesi, che hanno fatto la sua storia. Ligabue spiega così il titolo “7”: “Il 7 è sempre stato il mio numero preferito, ci furono due numerologhe che mi volevano far sapere che io ero ‘un 7 che cammina’: il mio nome Luciano è di 7 lettere, come pure il cognome, San Luciano è il 7 gennaio, le mie iniziali sono due L che rovesciate sono due 7, il mio primo concerto nel 1987, il mio primo stadio nel 1997, la mia traccia più popolare e’ “Buon compleanno Elvis” ed è la traccia numero 7, e via dicendo”.
Dell’album fanno parte brani la cui cellula germinale è in un titolo (“Oggi ho perso le chiavi di casa”), in un ritornello (“Mi ci pulisco il cuore”), in una linea di basso (“Si dice che”), in una voce candida (“Volente o nolente”) o in suggestioni di vario tipo (“La ragazza dei miei sogni”, “Essere umano”, “Un minuto fa”). Musicalmente ci sono riferimenti a varie fasi della carriera di Liga, con particolare riguardo al periodo di mezzo, quello più amato dai fan (da “Buon compleanno Elvis”, 1995, a “Nome e cognome”, 2005).
L’emergenza Covid sta giocando un ruolo fortissimo anche per Ligabue: “Dire ‘Niente paura’ in questo momento è fin troppo sfacciato, dobbiamo essere capaci di gestire questa emergenza e tenendo botta, ma resta il fatto che in qualche modo dobbiamo riuscire a non avere paura più di tanto, perché poi rischiamo di avere paura di tutto in assoluto. Ora siamo spettatori, incrociare le dita e riuscire a pensare in positivo, non c’è niente che precluda il fatto che come nel dopoguerra, perché questa è una guerra, ci possa essere una ricostruzione. Possiamo sperarlo, se non altro”.
‘Volente o nolente’ è il duetto cantato con Elisa : “Mi piace pensare una cosa“, ci spiega Ligabie, “le canzoni non possono risolvere la vita, possono invece portare conforto, essere una mano sulla spalla, portare calore, soprattutto possono tenere compagnia e spero che queste nuove canzoni e la nostra storia che stiamo pubblicando possano fare questo“. Racconta che i demo di ‘Volente o nolente’ sono stati registrati 15 anni fa: “Questa è una canzone che parla di due persone costrette a stare separate e che si scambiano una serie di desideri, alcun dei quali sono naif, candidi, rivelano un forte bisogno di saper sperare. Mi sembrava che questa cosa fosse attinente al periodo, credibile”.
Oltre al disco è disponibile in libreria e negli store digitali “È andata cosi” (Mondadori), l’autobiografia artistica di Luciano Ligabue, scritta a quattro mani con Massimo Cotto, che ripercorre la trentennale carriera del Liga, canzoni, dischi, concerti, tour, eventi, libri, film e non solo.
Il 19 giugno 2021 Luciano Ligabue tornerà live con “30 Anni in un (nuovo) giorno”, l’evento in data unica, già “Sold Out” (100.000 biglietti venduti) in prevendita, che inaugurerà la RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo) nel segno della straordinaria carriera del Liga.
L’intervista intergrale sarà trasmessa domenica 3 gennaio 2021 sulle frequenza di RADIO LORA ITALIANA (FM 97,5 / DAB+ / www.lora.ch) tra le 11 e le 12.
