Il Cgie attacca i parlamentari eletti all’estero!

michele schiavone cgieIl Segretario del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Michele Schiavone chiede ai deputati e senatori eletti all’estero dove fossero lunedì 29 aprile al momento del dibattito sulla riforma costituzionale che taglia la rappresentanza democratica degli italiani all’estero.

Lunedì 29 aprile alla Camera dei deputati è iniziato il dibattito sulla riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. Ma alle ore 11 della seduta 167 pochi i deputati presenti e solo un onorevole eletto nella Circoscrizione estero.

Questo fatto ha scatenato il Segretario del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Michele Schiavone con una dura presa di posizione inviata a tutte le agenzie e pubblicata sulla pagina facebook del Cgie.  “Ci chiediamo – ha scritto – dov’erano gli altri undici? Qual è la sensibilità che questi ultimi esercitano rispetto al mandato che i cittadini all’estero gli hanno affidato?”.

Infatti a Montecitorio c’era solo il deputato del Pd Massimo Ungaro eletto in Europa. Certo non ha fatto mancare la sua voce con un lungo intervento in un’aula semideserta e senza il sostegno dei suoi colleghi eletti all’estero.

Ben 61 erano in missione e gli altri? C’è il sospetto che tra la domenica precedente e il 1. maggio successivo, molti abbiano optato per un lungo ponte.

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è impegnato fortemente sul tema della rappresentanza democratica che la riforma di legge costituzionale A. C. 1585 intacca massicciamente con un taglio del 32 per cento del numero dei parlamentari.

La riduzione colpisce la delegazione dei deputati e senatori eletti all’estero, che passerebbe a 12 (8 deputati e 4 senatori) rispetto ai 18 di ora (12 deputati e 6 senatori).