Nelle due Camere parlamentari un terzo degli scranni resterà vuoto per la riduzione del numero di deputati e senatori. A Montecitorio entreranno in 400, invece dei 630 eletti finora.
Tra loro anche 8 eletti all’estero: Simone Billi (Lega), Nicola Carè (Pd), Andrea Di Giuseppe (FdI), Christian Di Sanzo (Pd), Federica Onori (M5S), Fabio Porta (Pd), Toni Ricciardi (Pd) e Franco Tirelli (Maie).
In Senato saranno “solo” in 200, invece dei 315 eletti nel passato. Gli eletti all’estero sono 4, uno per ripartizione: Mario Borghese (Maie), Andrea Crisanti (Pd), Francesco Giacobbe (Pd) e Francesca La Marca (Pd).
Per tutti, dal 10 ottobre inizierà la settimana dedicata alle cosiddette “minuzie”, cioè agli adempimenti amministrativi: fotografia e acquisizione della firma autografa, registrazione dei dati anagrafici, comunicazioni sulle prerogative parlamentari, operazioni per il rilascio del tesserino per le votazioni elettroniche e del codice di attivazione dei servizi informatici.
Nella prima seduta del 13 ottobre, gli eletti si divideranno nei gruppi parlamentari prima di eleggere i presidenti di Camera e Senato.