Sempre più spesso nei cieli avvengono fatti che generano prima tanta paura, poi stupore. È successo ancora una volta ieri, nei cieli svizzeri, verso mezzogiorno.
Cos’è successo? Due F/A-18 dopo aver decollato da Payerne (Svizzera francese), hanno superato il muro del suono per andare a raggiungere un velivolo italiano che senza preavviso e contatto radio sorvolava lo spazio aereo svizzero. Dopodiché è stato accompagnato verso la Germania.
Il 22 marzo 2018 nei cieli della Lombardia e del Piemonte avvenne lo stesso fenomeno. In tanti udirono due violenti boati che fecero tremare i vetri delle abitazioni. Si temeva fossero esplosioni. Centinaia di telefonate, centralini delle forze dell’ordine in tilt.
Poco dopo si apprese che due caccia militari Eurofighter si erano alzati in volo per intercettare un velivolo civile. I caccia avevano superato il muro del suono.
Nel 2015 un caccia svizzero si avvicinò a un aereo con un politico russo a bordo. Un controllo di routine, spiegò il ministero della Difesa elvetico.
Il boato è causato dalla rapida accelerazione oltre il muro del suono che crea il forte scoppio supersonico. Sono onde d’urto che si generano nell’aria quando un velivolo viaggia a 1200 chilometri all’ora.
In futuro li sentiremo sempre più spesso. È lo stato di massima allerta dei nostri apparati di sicurezza nei confronti di eventuali episodi di attacco o di terrorismo.