Il Festival si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria. Pubblico dell’Ariston in piedi per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha preso posto insieme alla figlia Laura in uno dei palchetti laterali del teatro accompagnato da un lungo applauso della sala.
“Sono felice che lei sia qui, presidente, ma le faccio notare una cosa – Roberto Benigni entra sul palco di Sanremo e ironizza sullo ‘strapotere’ di Amadeus, rivolgendosi al presidente Mattarella -: lei è al secondo mandato, Amadeus al quarto e ha già prenotato il quinto, pensa di fare il sesto, il settimo. Mi chiedo: è costituzionale? Presidente bisogna fermarlo, è un colpo di stato, si è montato la testa, vuole pieni poteri, sta organizzando la marcia su Sanremo si vuole prendere tutto, è una dittatura”.
Spigliata, divertente, precisa. Chiara Ferragni si prende il palco dell’Ariston. Se era agitata di certo non si è visto. Comunica anche quando non proferisce parola, come al debutto sulla scalinata, di spalle, quando mostra a tutti la stola con la scritta “Pensati libera”, un messaggio dedicato alle ragazze. «Il corpo delle donne non deve mai generare odio o vergogna», dice mentre indossa un abito che sembra un nude look, ma in realtà è il disegno del suo corpo.
Blanco furioso, perde il senno perché non si sente in cuffia mentre canta «L’isola delle rose», il suo ultimo singolo. Invece di far impazzire gli altri, stavolta impazzisce lui. Dopo i problemi tecnici distrugge tutti i fiori sul palco, anche se probabilmente quello sfogo faceva comunque parte della performance. Il giovane cantautore rovescia i vasi, prende a calci le rose, un po’ come fa nel video della canzone. Blanco «si diverte» così, ma in teatro il pubblico si diverte meno. Piovano fischi, tutti protestano. Amadeus gli chiede spiegazioni, lui si giustifica, ma ormai è il caos. Il direttore artistico lo chiama pure Salmo. Non si vedeva una scenata del genere da quando Bugo e Morgan litigarono sul palco. I social esplodono, perché come dice Ama «gli è partita la sciabbarabba». Brivido da orrore.
I Pooh tornano all’Ariston, e il pubblico si esalta. Tanti applausi per loro, soprattuto per l’omaggio a Stefano D’Orazio sulle note di « Uomini soli ». Nel complesso, però, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli sentono il peso dell’età. A tratti sembrano spaesati sul palco. Riccardo Fogli a un certo punto se ne va. Sparisce.
Ecco la prima classifica provvisoria al termine dell’esibizione dei primi quattordici artisti in gara nella prima serata del Festival di Sanremo. Le canzoni sono state votate solo dalla stampa accreditata al Festival (divisi in carta, radio e web).
- Marco Mengoni – Due vite
- Elodie – Due
- Coma_ cose – Addio
- Ultimo – Alba
- Leo Gassman – Terzo cuore
- Mara Sattei – Duemilaminuti
- Colla zio – Non mi va
- Cugini di Campagna – Lettera 22
- Mr Rain – Supereroi
- Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
- Ariete – Mare di guai
- Gianmaria – Mostro
- Olly – Polvere
- Anna Oxa – Sali
Più tardi aggiornamenti sulla seconda serata di oggi.