Le elezioni politiche del 25 settembre saranno le prime in cui i voti degli italiani all’estero non saranno più scrutinati solo a Roma, ma in altre 4 diverse città. In base a quanto stabilito dal decreto 41 del 4 maggio scorso – che ha modificato l’articolo 7 della 359/2001 – lo scrutinio si terrà anche a Milano, Bologna, Firenze e Napoli.
A Roma rimarranno le schede che giungeranno dal Sud America; a Napoli saranno scrutinate, invece, quelle di Centro e Nord America e Asia, Africa, Oceania e Antartide. I voti della ripartizione Europa, la più numerosa, saranno suddivisi tra Milano, Firenze e Bologna.
Come? Lo ha stabilito un decreto firmato dai Ministri dell’Interno, degli Esteri e della Giustizia del 28 luglio scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri, 4 agosto: il decreto, in base al numero degli elettori, ha suddiviso gli Stati tra i tre uffici decentrati “in maniera tale da distribuire in modo omogeneo il numero di cittadini italiani residenti nella ripartizione”.
A Milano saranno scrutinati i voti di Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Finlandia, Germania, Irlanda, Lettonia, Spagna e Ucraina.
A Bologna quelli di Belgio, Bulgaria, Federazione Russa, Islanda, Kosovo, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, San Marino, Serbia, Svizzera e Turchia.
A Firenze quelli di Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Lituania, Moldova, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Stato della Città del Vaticano, Svezia, Ungheria, territori per le cui relazioni internazionali è responsabile uno dei Paesi indicati.
Eventuali Stati o territori non contemplati dal decreto sono assegnati all’ufficio decentrato di Milano.
I voti degli italiani all’estero arriveranno in Italia da venerdì 23 a domenica 25 settembre per essere scrutinate insieme a quelle “nazionali” lunedì 26 settembre.