Nel suo ultimo libro troviamo una linea guida per affrontare il cambiamento ormai necessario, una visione strategica che sappia andare oltre tutto quello che è stato già fatto.
Celebrati anche dal Salone Internazionale del Libro di Torino intitolando la sua trentatresima edizione Visioni.
Il tema ha fatto riflettere sull’importanza che i grandi sognatori, capaci di guardare lontano e innovare seguendo il proprio istinto e la propria intuizione, hanno sempre avuto nella storia del made in Italy.
Il coraggio di osare, la paura di fallire, il cambiamento inaspettato.
La creatività, l’azione responsabile in prima persona e un serio e continuo impegno sociale credo siano l’antidoto ad una vita appannata, spersonalizzata, vissuta non da protagonisti.
Gli imprenditori e manager capaci di visione e di coraggio, figure rare quanto indispensabili nelle imprese d’oggi, sono persone attratte dal cercare nuove strade, spinte da una molla interna che le porta verso un futuro migliore, da condividere con gli altri. Persone che non sono spaventate da idee che, al sorgere, possono apparire un po’ folli, ma che sono in realtà animate da quel tipo di follia che cambia il mondo.
L’innovazione visionaria necessaria per gestire questo momento cruciale è quella che ha ispirato la holding company che presiedo: Enosi Holding S.p.A., e che ha dato vita ad una serie di progetti e di azioni che sono stati raccolti in un mio testo edito in questi giorni dalle edizioni Pagine che ha per titolo, appunto, “L’innovatore visionario.”
Questo libro ha lo scopo di stimolare nei giovani un intelligente sviluppo della creatività , indispensabile per aprire sia la strada del cambiamento, a nuove proposte di rispetto sociale, sia sul piano umano che ambientale.