I viaggiatori stranieri per Natale si regalano l’Italia

enit_natale2Tra Natale e l’Epifania oltre 274 mila prenotazioni verso l’Italia. Raddoppiate le presenze di turisti dagli Stati Uniti. Quasi sold out le strutture ricettive. Per l’ultimo dell’anno resta il 30% di disponibilità.

L’Italia sotto l’albero: i viaggiatori stranieri mettono in programma un viaggio nella Penisola per le festività fino all’Epifania. Uno studio di Enit su dati Fordwardkeys rivela un vigoroso fermento a partire dal 19 dicembre 2022 e fino all’8 gennaio 2023. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia tra la settimana prenatalizia ed il week-end dell’Epifania sono attualmente 274 mila circa con un aumento del +57,3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022.

Continua la forte rappresentanza del mercato statunitense che raddoppia rispetto al 2021 (+49,8%): le prenotazioni aeree per le vacanze di Natale dagli USA sono già 57mila. La percentuale di americani sfiora il 21% sul totale degli arrivi esteri previsti. Seguono le prenotazioni da Germania, 26.970 (+22,2%) e Regno Unito, 21.730 (+34,0%), con un’incidenza rispettiva del 9,8% e del 7,9% sul totale.

E’ ancora la Capitale in testa alle mete di preferenza con oltre 122 mila prenotazioni aeree. E’ la destinazione con le migliori performance, destinata ad accogliere circa il 45 percento dei visitatori internazionali totali, l’82,2% in più rispetto allo stesso periodo 2021/2022.

Roma è seguita sul podio delle città d’arte top 3 da Milano (oltre 74 mila), in crescita del +63,9% con una quota di arrivi aeroportuali pari al 27,0% e da Venezia (oltre 24 mila), +30,2% con il 9,0% sul complessivo.

L’82 per cento dei visitatori delle festività è un turista leisure ben 224.500 (+50,5% sul 2022/2021).

A riservare voli aerei verso l’Italia sono principalmente coppie: fino ad ora si contano 81.462 prenotazioni per 2 passeggeri (+48,2% sul 2021), il 29,7% del totale.

Per l’intero periodo, tutti i prodotti turistici dalla montagna, al lacustre, alle città d’arte superano la media nazionale, tranne il balneare, vista la stagione, leggermente inferiore (31,4%).  In primis il comparto montano con il 44,0% della disponibilità prenotata.

Il picco si raggiunge l’ultimo dell’anno, soprattutto per la montagna (79,5%) e i laghi (69,1%). Rispetto al dato 2021, le performance migliori se le aggiudicano le città d’arte con un tasso di saturazione medio superiore di 25 punti percentuali.