I Napoletani in Svizzera piangono Maradona

italoBlogger ha raccolto alcune testimonianze di napoletani in Svizzera per ricordare il Pipe de oro. Le esibizioni del campione anche a Zurigo. Un omaggio a Diego Armando Maradona sarà trasmesso domani mattina sulle frequenza di RADIO LORA ITALIANA.

Una crisi cardiorespiratoria ha stroncato il campione in casa sua, era stato appena dimesso dall’ospedale. Napoli si copre d’azzurro e lutto cittadino. Ma anche i napoletani in Svizzera rendono omaggio al Pipe de oro.

Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha proclamato il lutto cittadino e ha annunciato: “Intitoliamo lo Stadio San Paolo a Diego Armando Maradona!!!”. Perchè Maradona ha fatto sognare Napoli e lo fa ancora. Ma Diego non ha fatto sognare soltanto il popolo napoletano. Ricordiamo la presenza di Maradona in un incontro amichevole Italia-Argentina a Zurigo nel 1987, e sempre a Zurigo in Coppa Uefa contro il Wettingen nel 1989.

Anche la collettività napoletana di Zurigo piange il campione scomparso. Abbiamo raccolto alcune testimonianze e commenti:

Toni Romano, Presidente del Club Napoli Zurigo ZRH di Niederglatt: «Diego era, è, e resterà il vero re di Napoli perchè ha sempre difeso il popolo napoletano e amava molto Napoli. La sua scomparsa lascia un grande vuoto tra i napoletani di Zurigo, sia per chi tifa Napoli, ma anche per gli altri».

In lutto anche i soci del Napoli Club Zurigo Partenopea di Rüti che ha lanciato una particolare iniziativa, come ci racconta il Presidente Gianluca D’Angelo: «Io sono del 1990 e non ho vissuto il suo periodo, però la forza di Maradona è quella, che anche a un giovane o a un bambino fa sentire questo peso del suo valore. Non condivido la divisione di giudizio Maradona calciatore e Maradona uomo; per me Diego è Diego, l’essere umano, è stato unico».

Il Napoli Club Zurigo Partenopea di Rüti ha lanciato anche una singolare iniziativa lasciando aperte le porte del loro club. Chi vuole può andare e lasciare un ricordo, un biglietto o una semplice foto e attacarla alla bacheca del Club.

Il presidente della FIFA Gianni Infantino gli ha voluto rendere un omaggio personale: «Il nostro Diego ci ha lasciato », scrive in una nota stampa, «il nostro cuore – di tutti noi che lo amavamo per com’era e per quello che rappresentava – ha smesso per un attimo di battere. Quello che Diego ha fatto per il calcio, per aver fatto innamorare tutti noi di questo bellissimo gioco, è unico».

Cosa dicono coloro che lo hanno conosciuto da vicino, come ad esempio il suo ex collega di squadra, Francesco Baiano, con lui nella rosa del Napoli in quei fantastici anni: «Ho perso una persona che mi ha dato tanto. L’ho conosciuto che avevo appena 16 anni e lui mi ha tutelato sempre durante il mio percorso dandomi sempre buoni consigli».

Il noto giornalista televisivo e cronista di Radio Kiss Kiss Napoli, Carlo Alvino, lo ricorda così: «Mi reputo una persona fortunata perchè ho avuto modo di frequentare Diego durante i sette anni che ha vissuto a Napoli. E’ stato il più forte giocatore al mondo, su questo non ho dubbi. A me piace ricordare il Maradona come difensore del povero, del sud e non è un caso che ha incrociato il suo destino con Napoli. Con Maradona la città si è riscattata e lui ha sempre difeso Napoli e i napoletani. Napoli non ha ancora metabolizzato la morte di Diego, ma comunque Maradona per i napoletani non è morto».

Un omaggio a Diego Armando Maradona sarà trasmesso domani mattina sulle frequenza di RADIO LORA ITALIANA (FM 97,5 / DAB+ / www.lora.ch) tra le 11 e le 12.