Gli chef di fama non rinunciano di farsi vedere anche nel periodo natalizio per dispensare consigli e promuovere la loro cucina. Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo in Italia, Marie Robert, la cuoca dell’anno 2019 della guida GaultMillau, in Svizzera, e il franco svizzero nato a Zurigo Pierre Jancou in Francia.
Galantina di faraona farcita con foie gras e contorno di spugnole, preceduta da un salmone in pasta brick e foglie di cavolo per Marie Robert, attenta alla tradizione. Pierre Jancou invece preferisce combinazioni dall’impronta italiana fatti di piatti unici come timballo di maccheroni alle polpette e cous-cous di pesce alla siciliana.
Cannavacciuolo, rinomato cuoco della tv italiana, vede intorno alla tavola la famiglia composta di diverse generazioni, quindi una volta tanto si può anche esagerare. Allora lui alterna, alimenti raffinati con quelli della tradizione: avocado e salmone da una parte e dall’altra polpette e tagliatelle.
Carlo Cracco, uno degli chef più amati in Italia, cosa prepara per Natale? Crespelle ripiene, zuppa di castagne, lenticchie e frutto della passione, coda d’aragosta con salsa spumosa al dragoncello, cosciotto di agnello con fondente alle stecche di cannella e schiacciata di timo…
E nei Paesi europei cosa si mangia? In Inghilterra non può mancare il tacchino arrosto, in Spagna è d’obbligo la Escudella y carn d’olla, ovvero una zuppa a base di carne e verdure, in Francia prevalgono i piatti a base di pesce e le escargot, in Germania maiale arrosto e salsicce bianche. Al nord aringhe, salmone, polpette con salsa di mirtilli rossi, gratin di patate e acciughe, prosciutto cotto marinato con senape accomunano Svezia, Norvegia Danimarca e Finlandia. In Ungheria, invece, si serve l’Halàszalè, una zuppa a base di pesce di acqua dolce.
Paese che vai, tradizioni che trovi. Buon Natale!