Sono passati 42 anni dal tragico terremoto che colpì l’Irpinia (Campania) e la parte nord della Basilicata il 23 novembre 1980. Come Federazione Lucana in Svizzera a distanza di questi anni teniamo vivo quel ricordo: Ricordiamo per non dimenticare.
La Federazione Lucana in Svizzera con l‘ausilio e il sostegno di tutto il mondo dell’emigrazione in terra Elvetica di quegli anni in breve tempo fece partire una campagna di sensibilizzazione senza precedenti. Nell’arco di pochi giorni partirono dalla Svizzera camion pieni di beni di prima necessità per le popolazioni terremotate. Tutto questa solidarietà fu anche possibile grazie alla generosità del Popolo Elvetico, che laboriosamente si unì per una corsa contro il tempo.
LO SLANCIO DI SOLIDARIETÀ
Nelle ore e giorni post-terremoto sia chi lo viveva sul territorio sia chi lo viveva a distanza, si capiva subito che la tragedia era di una proporzione elevata. Parliamo degli anni Ottanta, dove le strutture di soccorso erano precarie. Non a caso da quel tragico evento nacque la protezione civile. Anche la comunicazione con i nostri cari non era un’impresa facile: tutti noi impiegammo giorni prima di avere loro notizie dai luoghi del cratere e dai nostri famigliari. In tanti invece decisero di partire per i propri comuni d’origini già la stessa sera del terremoto pur di aiutare e sostenere fisicamente e moralmente in prima persona i propri famigliari e non solo.
SOSTEGNO ALLE POPOLAZIONI COLPITE
In quel tragico momento anche la temperatura smise di essere clemente per le popolazioni colpite dal terremoto, scese drasticamente e si passò dalle belle giornate pre-terremoto alle fredde e piovose giornate post-terremoto, e nei paesi di montagna cadde anche la neve.
Oggi vogliamo ricordare per non dimenticare e nello stesso tempo lasciare tracce e testimonianze di quel terribile evento alle generazioni nate post-terremoto. Oggi nel 42esimo anno dal terremoto tutti, residenti e non, viviamo ancora le conseguenze di quella tragedia.
IL RICORDO DI PERTINI E DEL PAPA
Tanti gli esempi di solidarietà dal mondo intero. Ricordo l’abbraccio dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini che con la Sua vicinanza portò conforto alle popolazioni provate dal terremoto. Così come l’abbraccio e la vicinanza di Papa Giovanni Paolo II, che alla pari del Presidente Pertini, nei giorni seguenti visitò i luoghi del disastro.
Sul fronte Svizzero, non passò neanche una settimana che il 29 novembre 1980 l’allora S.E. l’Ambasciatore Dottor Rinieri Paulucci di Calboli, sensibile al tragico evento, convocò presso l’Ambasciata Italiana di Berna le due Federazioni interessate, Lucani e Campani, compreso i responsabili del mondo dell’emigrazione Italiana in Svizzera, coordinato dal Comitato Nazionale d’Intesa (CNI) per costituire il Comitato Pro Basilicata e Campania.
LA MOBILITAZIONE IN SVIZZERA
Comitato ebbe lo scopo di rappresentare un punto di riferimento Istituzionale come immediata risposta all’urgenza della tragedia, incarnata dalla raccolta di beni di prima necessità da far arrivare sul territorio prima possibile con l’inverno oramai alle porte. Il Comitato Pro Basilicata e Campania non si propose di occuparsi solo dell’emergenza immediata, ma anche di guardare alle prospettive future di quei territori colpiti dal terremoto.
Il Comitato – presieduto dallo stesso Ambasciatore S.E. Rinieri Paolucci di Calboli, da un funzionario della stessa Ambasciata con la mansione di Segretario, dai rappresentanti della due Federazione Lucana e Campana, nonché da rappresentanti del C.N.I. – raccolse una ragguardevole somma in Franchi Svizzeri.
LA COSTITUZIONE DI COOPERATIVE
Di comune accordo l’intero Comitato decise con la somma raccolta di finanziare delle cooperative sul territorio, con l’intento di creare futuri posti di lavoro per la popolazione che aveva deciso di rimanere in logo.
Così con i fondi raccolti si costituirono tre cooperative in Campania e una in Basilicata. Per qualche anno tutto funzionò a gonfie vele, poi un po’ con lo scemare dell’entusiasmo iniziale per i finanziamenti ricevuti, e soprattutto per la pesante burocrazia italiana che ci trasciniamo ancora oggi, arrivò la fine delle cooperative, tranne una che è ancora attiva.
Le cose da ricordare sono tante. Sicuramente potremmo scrivere un libro, il materiale non ci manca di certo, però il nostro obiettivo non è scrivere un libro, ma sinteticamente trasmettere come eredità storica alle nuove generazioni una data indimenticabile che ha segnato la storia delle due regioni – Campania e Basilicata – e dell’Italia intera.
I PERMESSI DI SOGGIORNO DECISI DAL GOVERNO
Infine è doveroso ricordare che, il Consiglio Federale prese la decisione di rilasciare diversi permessi di soggiorni speciali per venire incontro alla popolazione delle due aree terremotate, relativi soprattutto ai ricongiungimenti familiari a cominciare dagli anziani.
Ricordare questo importante, sentito e triste anniversario è l’occasione per l’inizio di una nuova stagione per le nostre Associazioni e Federazione in terra Elvetica, affinché si possa concepire l’importanza della solidarietà.
Cogliamo la gradita occasione per sollecitare le nuove generazioni a continuare il cammino di queste storiche forme di associazionismo che prima di noi, poi a seguire noi stessi, abbiamo fatto la storia della Svizzera, dell’Italia, della Regione e dei nostri Comuni.
LA FRUSTRAZIONE PER I SACRIFICI FATTI
Per far sì che questo diventi una realtà compiuta abbiamo bisogno di maggiore interesse da parte della nostra regione Basilicata attraverso la Commissione Regionale Lucani nel mondo che, ahimé, avvertiamo molto lontana e distratta verso i Lucani all’estero. Questo disinteresse suscita in noi la sensazione che per le autorità regionali il terremoto è storia passata, che i Lucani all’estero e dei loro sacrifici passati, presenti e futuri non importa niente.
Questo stato d’animo lo riscontriamo tutti i giorni nell’osservare lo smantellamento della regione Basilicata e nessuno se ne preoccupa. Questo dato di fatto lo possiamo debellare solo se stiamo uniti.
Giuseppe Ticchio, Presidente della Federazione Lucana in Svizzera
Winterthur 22 novembre 2022