I calciatori della rivelazione all’Euro 2020

La Nazionale rossocrociata ha conquistato il cuore di questi Europei. Era dal lontano 1938 che la Svizzera non vinceva una partita ad eliminazione diretta. Ed è dal 1954 che non arrivava ai quarti di un grande torneo. Il merito è solo dei calciatori.

Battono la Francia e diventano star. I calciatori rossocrociati hanno scritto un pagina di storia del calcio svizzero ed europeo. Una partita di routine per i transalpini di Didier Deschamp si è trasformata in una Waterloo del calcio. Merito solo della squadra di Petkovic: Coraggio, cuore e sangue freddo.

Vediamoli uno ad uno. Iniziamo con il portiere Yann Sommer. E’ un atleta di 33 anni, portiere del Borussia Mönchengladbach. Ha iniziato la sua carriera nell’Fc di Herrliberg, nei pressi di Zurigo. Ha giocato sempre in Svizzera, tra Basilea e Zurigo, prima di essere acquistato dalla squadra tedesca per 9 milioni di euro nel 2014.

Il terzino destro Nico Elvedi ha appena 25 anni e gioca anch’egli con il Borussia Mönchengladbach. Zurighese, ha esordito nel 2014 con lo Zurigo e nel 2015 passa al club tedesco per 4 milioni di euro.

Il difensore centrale Manuel Obafemi Akanji, ventiseienne di origini nigeriane, gioca con il Borussia Dortmund. E’ cresciuto nelle giovanili di Winterthur prima di passare al Basilea. Nel 2018 è stato acquistato dal Borussia Dortmund per 21 milioni di euro.

Ricardo Iván Sola Rodríguez Araya, noto semplicemente come Ricardo Rodríguez, ventinovenne difensore del Torino, è il calciatore che, buon tiratore di calci piazzati, ha sbagliato il rigore che ha permesso ai francesi la rimonta. Nato a Zurigo, ha giocato nella propria città prima di andare a Wolfsburg. Nel 2017 ha firmato il contratto con il Milan che lo acquista per 15 milioni di euro. Oggi indossa la maglia del Torino. 

Il centrocampista sulla destra è Silvan Widmer. Il trentatreenne difensore del Basilea è nato ad Aarau. In Italia ha giocato con l’Udinese e la Fiorentina.

Remo Marco Freuler è un altro centrocampista in forza all’Atalanta. Oggi trentunenne, il glaronese ha debuttato con il Grasshoppers nella stagione 2010-2011. A febbraio 2016 gioca la sua prima partita con i nerazzurri bergamaschi.

Un altro svizzero naturalizzato è Granit Xhaka, di origine albanese-kosovara. Oggi capitano dell’Arsenal, il trentenne centrocampista elvetico ha iniziato con il Basilea nel 2010, successivamente per 12 milioni di euro è stato acquistato dal Borussia M’gladbach. Dal 2016 gioca in Inghilterra.

Il quarto centrocampista dei rossocrociati è Steven Zuber. Trentenne, ha iniziato la carriera a Zurigo nel Grasshoppers. Ha giocato nella squadra russa del CSKA Mosca, poi è passato ai tedeschi dell’Hoffenheim. Oggi è in forza all’Eintracht di Francoforte. 

Il più noto dei rossocrociati, Xherdan Shaqiri, albanese-kosovaro naturalizzato svizzero. Il trentenne centrocampista del Liverpool, ha cominciato a Basilea e ha compiuto il grande salto nel 2012 quando è stato acquistato dal Bayern di Monaco per 12 milioni di euro. Prima di accasarsi nel Liverpool nel 2018 ha indossato la maglia dell’Inter.

Altro giocatore di colore è l’attaccante camerunese naturalizzato svizzero Breel Embolo. Appena ventiquattrenne, ha esordito con il Basilea prima di passare allo Schalke 04 e nel 2019 al Borussia Moenchengladbach.

Il secondo attaccante è Haris Seferović, di origini bosniache. L’attaccante del Benfica di 29 anni, ha iniziato la carriera con il Grasshoppers per poi trasferirsi in Italia a Firenze. Ha giocato in Spagna nel Real Sociedad e in Germaniacon l’Eintracht Francoforte.

E veniamo all’attaccante Mario Gavranovic, della Dinamo Zagabria che ha mandato la Francia all’inferno, sostituendo il terzino Rodriguez. Nato a Lugano nel 1989, di origine croato-bosniaco, si è fatto le ossa in diversi club svizzeri prima di approdare allo Schalke 04. Dal 2018 gioca con la squadra croata.

Giocatori messi insieme dal Ct croato naturalizzato svizzero Vladimir Petkovic. Bravo nel calcio e fenomeno nelle lingue: ne parla otto (oltre a croato e bosniaco, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e italiano).