La necessità di dover convivere a lungo con il Covid sta spingendo molte aziende a specializzarsi nella produzione di dispositivi di protezione.
È il caso della start-up svizzera, HMCARE, che utilizza innovazione e tecnologia per fornire soluzioni umane per l’assistenza sanitaria.
Ha ideato e sviluppato HelloMask, una maschera chirurgica trasparente con l’intento di far dialogare le opere sanitarie con i pazienti in modo piùnaturale.
La startup con sede a Ginevra si è assicurata 1,05 milioni di dollari (quasi 0,92 milioni di euro) per produrre la maschera chirurgica trasparente.
Per il personale sanitario rappresenta una grande opportunità per la migliore comunicazione e la maggiore empatia tra assistenti e pazienti.
I capi di questa start-up prevedono il rapido sviluppo di una seconda mascherina trasparente che soddisfi le direttive sui dispositivi di protezione individuale (DPI). HelloMask-2 offrirà una maggiore protezione durante focolai di malattie particolarmente pericolosi.
Questa mascherina ha origine nel 2016 con un progetto presentato alla Facoltà di scienze della vita del Politecnico federale di Losanna. I promotori del progetto ricevettero un finanziamento di 7’500 franchi.
Dopo più di due anni di test e prove, i ricercatori hanno ottenuto finalmente una perfetta combinazione di trasparenza, resistenza e porosità del materiale per realizzare le mascherine trasparenti. Bisognava arrivare ad una mascherina che lascia passare l’aria e bloccare virus e batteri. Addirittura il materia sarebbe anche biodegradabile.
Con il coronavirus è esplosa la richiesta. E la produzione dovrà essere ben distribuita in molti paesi del mondo. La mascherina trasparente dovrebbe costare circa il 20% in più rispetto si quella classica. Arriverà a settembre 2021.
