Giro d’Italia, da Gerusalemme a Roma fino al 27 maggio

Fabio AruFabio Aru, il ciclista sardo sui quali sono puntati gli occhi degli italiani dopo averlo visto trionfare alla Vuelta nel 2015.

L’avvio di questa 101esima edizione del Giro d’Italia non ha tradito le attese. Per la prima volta una partenza fuori dai confini dell’Europa. La corsa in rosa a Gerusalemme in una crono di 9,7 chilometri.

Dopo la corsa di oggi, altre due tappe si svolgeranno in Israele: la frazione in linea di 167 chilometri da Haifa a Tel Aviv di sabato e poi 226 chilometri, molti dei quali nel deserto, da Be’er Sheva a Eilat, sul Mar Rosso. Poi il giro si sposterà in Sicilia da dove risalirà l’Italia da sud a nord, fino a tornare nel centro Italia per concludersi a Roma il 27 maggio con una bella passerella nel centro della città.

È un Giro da record. Sarà raccontato in ben 21 lingue dagli oltre 2 mila giornalisti accreditati e trasmesso in 198 Paesi. Prestigiose testate giornalistiche di tutto il mondo non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento ciclistico: dalla CNN alla BBC, dal Washington Post al Los Angeles Times, dalle principali agenzie internazionali sudamericane a quelle asiatiche.

Quest’anno gli organizzatori hanno voluto fare un regalo al martoriato Abruzzo, soprattutto alla provincia di Teramo duramente colpita dal terremoto e dalla neve nell’inverno 2017, con la tappa più lunga del giro (293 km) Penne-Gualdo Tadino. Attraverserà la pedemontana Teramo-Ascoli fino a raggiungere il traguardo in Umbria.

In totale saranno 21 tappe, per un totale di 3.500 chilometri attraverso ben 495 città. Le squadre in gara sono tre italiane e 19 straniere. I favoriti di questo Giro sono il britannico Chris Froome (Sky) e l’olandese Tom Dumoulin (Sunweb). Gli italiani guardano però al sardo Fabio Aru (UAE Team Emirates), che nel 2015 ha vinto la Vuelta. Manca il siciliano Vincenzo Nibali, che ha iniziato l’anno con la bella vittoria della Milano-Sanremo. Ha puntato tutto sul Tour de France. Peccato!