Nei giorni scorsi l’Italia ha presentato la sua candidatura al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per il mandato 2026-2028.
La motivazione della candidatura risiede nell’impegno per la tutela e la promozione dei diritti umani che sono le principali priorità della politica estera italiana, basata sui principi di universalità, oggettività e non selettività dei diritti umani.
L’Italia continuerà a promuovere con forza un approccio costruttivo e inclusivo ai diritti umani, concentrandosi sulla titolarità degli attori locali e sulla cooperazione con le organizzazioni della società civile.
Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha sede a Ginevra. È composto da 47 Stati, eletti a scrutinio segreto dall’Assemblea generale a maggioranza dei suoi membri. Come in altri organismi dell’ONU, si applica il principio dell’equa ripartizione geografica; in questo caso, 13 Stati sono africani, 13 asiatici, 8 latino-americani, 6 est-europei, 7 europei occidentali e altri. I membri restano in carica tre anni e non sono rieleggibili.