Ieri nella sede del Ministero della Cultura a Roma, la città di Genova è stata proclamata “Capitale italiana del Libro 2023 per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale”.
“Il libro non è un oggetto, il libro è un mondo. È una dimensione etica, morale e spirituale”, ha detto il ministro Sangiuliano in conferenza stampa.
Le città finaliste, oltre a Genova, erano: Firenze, Lugo (Ra), Nola (Na), San Quirico d’Orcia (Si) e San Salvo (Ch). A queste vanno aggiunte Ariano Irpino (Av), Caltanissetta, Catania, Grottaferrata (Rm), Nardò (Le), Pontremoli (Ms), Terni e Trapani, per un totale di 14 candidature.
“A Pagine spiegate!” è lo slogan del progetto vincitore, ambizioso e di grande respiro, poiché intende mettere in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale e, attraverso questo, aumentare la coesione territoriale.
Il progetto della città verrà finanziato con 500.000 euro dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.
Con Legge 13 febbraio 2020 n. 15, la prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (Bs), nel 2020, alla quale l’ambito titolo è stato attribuito dal Consiglio dei Ministri. Nel 2021, la città che prevalse nella selezione fu Vibo Valentia; l’anno scorso, invece, è stata la volta di Ivrea.