Negli ultimi due anni sono stati ristornati all’Italia quasi 230 milioni di franchi dai cantoni svizzeri confinanti. Sono parte delle tasse che vengono trattenute alla fonte ai lavoratori frontalieri italiani che lavorano nei tra cantoni Grigioni, Ticino e Vallese.
All’accordo bilaterale italo-svizzero stipulato nel 1974, è subentrato quello nuovo entrato in vigore il 17 luglio 2023 ed è stato applicato dal 1. Gennaio 2024.
Il vecchio accordo prevedeva che il 40 per cento delle tasse prelevate ai lavoratori tornassero all’Italia a favore dei comuni, province e comunità di montagna di frontiera.
Cosa prevede il nuovo accordo? Dopo un periodo transitorio di 10 anni, dal 2034, ristorni saranno definitivamente aboliti. Successivamente sarà lo Stato italiano a farsi carico di un fondo per i comuni italiani di frontiera che resteranno senza i ristorni svizzeri.

