Francesco Frascà, il calabrese della K1

frascaDopo sei incontri vinti per KO, nuova sfida il 29 settembre per il Badolatese di Zurigo. Il K1 è uno sport da combattimento durissimo che richiede volontà e costanza.

Presso la palestra K1-GYM alla Barzloostrasse 18 di Pfäffikon, nel cantone Zurigo, si allena Francesco Frascà.  È un 27enne di origine Badolatese con la passione per la K1 già all’eta di 5 anni. Per arrivare ai massimi livelli ci vuole tanta buona volontà e costanza.

Francesco ha già  vinto sei incontri ufficiali della WKU,  tutti per KO. Il prossimo il 29 settembre 2018 presso Festhalle Rügerholz di Frauenfeld.  Le sfide che fanno crescere l’adrenalina a Francesco sono quelle contro gli avversari troppo convinti di se stessi, quelli che salgono sul ring convinti di vincere il match al primo dei tre round.

Cos’è la K1?  È uno sport da combattimento che unisce le tecniche di stand-up dal Muay Thai, Karate, Taekwondo, Savate, San Shou, Kickboxing e la Boxe tradizionale. Le tecniche del K1 si basano su calci alti, calci bassi, colpi di ginocchio, pugni e movimenti difensivi, i calci e le ginocchiate sono consentiti alle gambe, al tronco e alla testa, così come le tecniche di boxe tradizionale. Se siete principianti e volete rimanere a un livello amatoriale, dovrete indossare i parastinchi, ma se volete diventare professionisti no, e sentirete tutti i colpi.

WKU (World Kickboxing & Karate Union) è l’associazione globale di kickboxing e karate che organizza eventi sportivi nazionali e internazionali. Da gennaio 2014 il presidente di WKU svizzero è Skender Shahinaj. L’attività principale è l’organizzazione della Federation Fighting Field & Thai Kickboxing.

Un nome che in Svizzera ricorderanno è quello di Andy Hug. Lo zurighese è scomparso nel 2000 a Tokyo: è stato un karateka e kickboxer svizzero, vincitore del K-1 World Grand Prix nel 1996.  Tra gli italiani va segnalato il nome di  “Gevorg” Giorgio Petrosyan, un thaiboxer e kickboxer armeno naturalizzato italiano che ha vinto il prestigioso torneo K-1 MAX nel 2009 e nel 2010.