Fosca ci spiega: “Ho scelto questo titolo perché sembra qualcosa di accogliente, di caldo, qualcosa che ti protegge dalle insidie del mondo esterno, quando in realtà non fa altro che infliggerti dolore con le sue spine, cercando di farti rimanere all’idea che la sua immagine sia innocua. Non ti sta proteggendo, ti sta manipolando, prendendo da te tutte le tue energie facendoti raggiungere un senso di soffocamento, di buio, di dipendenza“.
Prosegue poi Fosca: “In questo brano si parla di ciò che comporta il ritrovarsi in una relazione tossica, fatale, una relazione che a volte non lascia scampo, che porta la tua mente a infrangere i capisaldi della tua morale. In questo rapporto ritroviamo il ‘déjà vu’, la ripetizione degli eventi che la vittima spera che non ricomincino per l’ennesima volta, rimanendo illusa, perché il manipolatore non cambia ciò che è. Quest’ultimo fa sì che si pensi che possa essere l’unico per te, l’unico che possa comprendere e risolvere le tue insicurezze, perciò nonostante il suo atteggiamento violento si torna sempre da lui. Ma l’ultimo ritornello lascia la speranza che si possa uscire da tutto questo, aprendo gli occhi a ciò che si ha veramente davanti; questo non è amore, è dipendenza unita a una violenza immotivata, una violenza che non può essere giustificata, non è colpa nostra“.
BIOGRAFIA FOSCA – Chiara Carmosini è nata a Roma il 3 settembre del 2003. Immersa nella musica sin dall’infanzia, per lei è uno strumento che le permette di esprimersi e comunicare. Giovanissima entra a far parte del coro di Santa Cecilia delle voci bianche e arricchisce il suo bagaglio culturale studiando canto, pianoforte, violino e chitarra. Partecipa a diversi concorsi nazionali tra cui il Cantagiro nel 2016, il Festival di San Marino e per due anni concorrente al Fuoriclasse Talent che vince alla sua seconda partecipazione. Nel 2022 entra a far parte dell’etichetta discografica Joseba Publishing, diretta da Gianni Testa, e fa il suo esordio discografico nell’aprile 2022 con il singolo “Giacca di Spine”.