Con responsabilità come cittadini italiani che vivono e lavorano all’estero e che, come gli italiani nella madrepatria, vogliono far valere la loro volontà e determinare i giusti, utili e necessari cambiamenti.
Con il voto possiamo cambiare direttamente disposizioni di legge che non hanno funzionato; riteniamo sia il momento di sostituirle con altre che servono a migliorare la condizione di chi lavora e di chi vuole lavorare.
ATTIVITA’ SUI TERRITORI
Nei mesi scorsi le associazioni aderenti alla FIEI, i referenti presenti nei paesi di accoglienza hanno svolto una attività d’informazione sul merito dei quesiti referendari.
Principali esponenti di governo e alcune alte cariche dello Stato fanno dichiarazioni a sostegno della campagna di astensione.
Questi appelli a far fallire il referendum minano la nostra democrazia segnalando una cultura politica autoritaria che si vorrebbe imporre sugli assetti che ci siamo dati con la nostra Costituzione.
Gli italiani all’estero hanno pienamente diritto ad una informazione chiara e completa che ci siamo impegnati a dare in modo da poter decidere in piena autonomia al momento di esprimersi democraticamente con il voto.
IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE
Dalle istituzioni questa informazione sta arrivando in ritardo, non dappertutto e in modo inadeguato. Ciò avviene anche per responsabilità del governo che invita a non votare, in un clima mediatico e istituzionale ostile.
Con la raccolta delle firme nello scorso anno e con l’informazione durante i mesi passati il tema del lavoro tutelato e dignitoso, il contrasto deciso agli incidenti e alle morti sul posto di lavoro, un accesso più rapido alla cittadinanza – motivi sacrosanti ovunque ci si trovi a vivere – sono ritornati al centro nel dibattito pubblico italiano.
E’ molto positivo che questo avvenga anche fra i cittadini italiani nel mondo e tra coloro che stanno subendo in questi mesi un attacco inaccettabile al loro diritto al riacquisto della cittadinanza italiana.
Un risultato significativo, da consolidare con questo voto che, all’estero, si svolge tra fine maggio e i primi giorni di giugno.
NON SPRECARE IL VOTO
Non sprecare il voto è quello che chiediamo alle tante persone cui fra non molto arriveranno dai consolati i plichi per votare e che, in totale autonomia, scrivendo un SÍ su ogni quesito, miglioreranno i rapporti di lavoro, oggi diseguali, fra aziende e lavoratori.
Un miglioramento che riguarda chi è in Italia e quanti, oggi residenti all’estero, vogliano ritornare.
Come FIEI vi chiediamo di partecipare con il vostro voto al cambiamento di una legislazione che ha peggiorato negli anni le condizioni di lavoro di milioni di persone in Italia e delle centinaia di migliaia di giovani che ogni anno, dal 2010 in poi, per poter dignitosamente lavorare sono dovuti di nuovo emigrare.
Se il lavoro è povero, ricattabile e insicuro, è una situazione ingiusta per tutti.
Ognuno facendo la sua parte, facendolo insieme, votando, può cambiare e cambia la realtà delle cose.
Rino Giuliani, Rodolfo Ricci
(Segreteria FIEI)