E anche i rifiuti Covid finiscono al mare!

mascherina_mareCon l’uso costante e prolungato dei dispositivi di protezione individuali cresce la minaccia ambientale con un’altra forma di inquinamento. L’Organizzazione Opération Mer Propre lancia l’allarme.

Ci avete pensato? Le misure per frenare il covid-19 hanno portato a un’altra forma di inquinamento che preoccupa chi ha a cuore l’ambiente marino, quella legata a guanti e mascherine usa e getta. A lanciare l’allarme è Opération Mer Propre (operazione mare pulito), un’organizzazione basata francese che si occupa della salvaguardia dei fondali di mari, laghi e corsi d’acqua tramite immersioni per la raccolta di rifiuti.

Molti dei suoi membri sono tornati ad immergersi e si sono ritrovati davanti a una situazione preoccupate (anche se non inattesa) trovando nel Mediterraneo guanti di gomma che galleggiano come meduse e mascherine gonfie d’acqua adagiate sul fondale.

Con la grande quantità di questi oggetti ordinati dagli Stati per far fronte alla pandemia si teme che l’inquinamento che provocano diventi paragonabile a quello provocato dalle bottiglie di plastica. L’appello che l’organizzazione lancia è quindi quello di prediligere l’uso di mascherine riutilizzabili in tessuto oltre naturalmente quello di buttare le usa e getta nella spazzatura.

Tre giorni fa in un video sicuro filmato nello stagno di Berre, nelle Bocche del Rodano, hanno trovato maschere usa e getta che non sono senza conseguenze per la fauna locale…!

Purtroppo questo nuovo inquinamento causato dalla crisi sanitaria è solo all’inizio e a lungo termine i volontari di Opération Mer Propre demono danni irreversibili sicuri all’ambiente marino..!