Nove tracce realizzate dal musicista e produttore romano, che dalle sonorità rap urban del precedente album “Pazienti” del 2020 svolta verso un rock grunge arricchito da beat elettronici e strumenti suonati. Un disco che racchiudono rabbia, depressione e tristezza, ma anche la giusta dose di ironia e autocritica come la divertente “Sono cringe”, una vera e propria alternative ballad generazionale. Un lavoro dove Dr. Wesh si espone in prima persona come produttore e come cantante. E proprio le parti cantate dove chiama accanto a sé anche 9 featuring (Akes, Andre Faida, Anima, Dreno, Ivan Skruigners, Mood, Naver, Pedar e Sonny Suburbio), alternano liriche melodiche cantante a parti rappate con l’effettistica tipica del mondo trap.
“Ho cercato di far mettere agli artisti coinvolti il loro lato peggiore -commenta Dr. Wesh-, le loro fragilità, e ci ho messo i miei incubi nei pezzi dove canto. Il disco è un concentrato di malessere, un malessere autentico”.
Ma anche la produzione persegue questa commistione di mondi, dal rock più classico dei ’90 alle sonorità urban più contemporanee. Un rituale per ricongiungersi al proprio lato oscuro, per liberarsene e per venire ristorati dalla propria ombra, un mix di chitarre grunge, batterie punk e insert electro ad amalgamare melodie e arrangiamenti. Lo sforzo produttivo deriva anche da una varietà di ascolti che hanno abbracciato Nirvana, Slint, grunge e il post rock più deprimente.
L’album è accompagnato dal videoclip del brano “Sono Cringe”, dove la modella Sheila Guarnieri si presta interpretare la protagonista della storia con le immagini di Khora Visual.
A questa prima parte de “Il Produttore Oscuro”, seguirà la seconda metà di prossima pubblicazione.
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