Si segnalano nel dettaglio le tasse di soggiorno nelle principali località turistiche:
- Venezia: dal 25 aprile parte la sperimentazione del ticket d’ingresso di 5 euro per i turisti giornalieri che entrano nel centro storico tra le 8,30 e le 16.
- Manchester: introdotta una tassa di soggiorno di 1 euro a camera e a notte in 73 hotel; raccolte oltre 2 milioni di sterline in un anno per finanziare la pulizia delle strade e le campagne di marketing.
- Barcellona: di recente l’aumento della tassa di soggiorno, da 2,75 a 3,25 euro per chi soggiorna in alloggi “ufficiali”.
- Lisbona: la capitale portoghese applica una tariffa di 2 euro per ogni notte di soggiorno dei turisti: viene applicata solo per un massimo di sette notti a persona.
- Atene: la tassa di soggiorno varia a seconda della categoria dell’hotel e del periodo dell’anno. Il governo greco ha introdotto la tassa di resilienza alla crisi climatica per addebitare ai turisti una cifra compresa tra 0,50 e 10 euro per camera a notte.
- Dubrovnik: i visitatori pagano 2,65 euro a persona, per notte da aprile a settembre. Il governo croato ha ridotto questa tassa a 1,86 euro per il resto dell’anno.
- Parigi: il governo francese addebita ai turisti una tassa di soggiorno a seconda del tipo di alloggio. La tariffa più cara è di 14,95 euro nei palazzi, 0,65 nei campeggi a una o due stelle. Chi soggiorna in un albergo a 4 stelle paga 8,13 euro.
- Praga: per i visitatori la tassa di soggiorno è aumentata da 21 a 50 Czk al giorno (da 0,82 a 1,97 euro, in base alle tariffe attuali). È stata utilizzata come strumento per compensare i costi associati al turismo e aumentare il reddito complessivo della città.
- Budapest: ai turisti viene addebitato un ulteriore 4% a notte, calcolato in base al prezzo della camera. L’Ungheria applica la tassa di soggiorno solo nella capitale.
- Berlino: aumentata di recente la tassa di soggiorno, i turisti ora devono pagare il 5% del prezzo della camera, Iva e costi di servizio esclusi.
Fonte: www.Quotezone.co.uk