È sfida continua nel mondo politico italiano. Tra maggioranza e opposizione e tra le stesse forze di governo. Ogni partito cerca di rafforzare la propria posizione dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Il 26 maggio sarà un’importante test elettorale. Le elezioni europee stabiliranno i rapporti di forza in Europa, con l’elezione dei parlamentari europei. Ma nello stesso giorno si rinnoveranno le amministrazioni di poco meno di 4.000 comuni (3.829) e il consiglio regionale del Piemonte. Una tornata elettorale molto importante.
Sono ventisei i comuni capoluogo di provincia chiamati al voto il 26 maggio con eventuale ballottaggio il 9 giugno: ecco l’elenco: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Urbino, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia.
Si voterà in un’unica giornata dalle ore 7.00 alle 23.00. L’eventuale ballottaggio si terrà due settimane dopo: domenica 9 giugno. Lo scrutinio inizierà immediatamente dopo la chiusura dei seggi per le elezioni europee. Per quanto riguarda le amministrative si procederà allo scrutinio solo lunedì 27, tranne nelle città piemontesi dove lo scrutinio delle amministrative sarà effettuato dopo lo scrutinio di europee e regionali.
La legge elettorale per le elezioni comunali suddivide i comuni in due tipologie: comuni superiori ai quindicimila abitanti e comuni inferiori ai quindicimila abitanti. Nei comuni superiori, il candidato che al primo turno ottiene la maggioranza assoluta dei voti (quindi il 50% più uno) viene eletto sindaco. Altrimenti si va al ballottaggio 15 giorni dopo. Nei comuni inferiori ai 15 mila abitanti per essere eletto sindaco basta prendere un voto più degli altri. E’ prevista la possibilità di esprimere una doppia preferenza, ma dovranno essere espressi un uomo e una donna.
Gli italiani all’estero che vorranno votare dovranno rientrare al proprio comune di residenza in Italia.