Davide Melis con “Miracolo vivente”, un inno all’Amore…

Davide MelisFuori dal 1 luglio “Miracolo Vivente”, il nuovo singolo di Davide Melis, arriva dopo il successo dei precedenti brani “Generazione Covid” e “Molte multe”, pubblicati ad anticipare l’album in arrivo a breve.

L’eclettico cantautore, già noto come  vincitore del premio Lucio Battisti per la canzone d’autore di Molteno ed autore di altri originali brani legati a temi di attualità o del sociale (“La Terra della Pace”, “La Crisi”, “Generazione Covid” e il recentissimo “Molte Multe”), con “Miracolo vivente” decide un momentaneo, ma significativo cambio di rotta: niente polemica, niente retorica, niente ironia né esplicite prese di posizione, in un momento storico così delicato Davide ci vuol cantare  d’amore, gli abbiamo chiesto allora qualche dettaglio in più…

Questa volta ci proponi una canzone d’amore, come mai questa scelta?
Come è noto spesso e volentieri parlo di attualità e questioni sociali, tramutandole in canzoni e sforzandomi di darne significati sia personali che universali a prescindere dalle mode e dalle fazioni… Io che cerco di dare consigli senza dare sentenze, di strappare un sorriso raccontando anche spinose questioni esistenziali, sempre al limite tra satira e sottili provocazioni, questa volta ho sentito il peso di una guerra qui ed ora. Una guerra sulla quale non riesco ad usare le mie solite armi dialettiche, per quanto poco possa fare una canzone… Questa volta no: sono così disarmato che, in “Miracolo Vivente” ho voluto parlare semplicemente di Amore. L’unica possibile soluzione.

Il brano nasce inizialmente da un’idea di Raffaele Abbinante (uno dei coautori) è, idealmente, una dichiarazione d’Amore che si svolge nel tempo di una singola telefonata. Una dichiarazione estremamente chiara e priva di retorica, così piena d’immagini poetiche e trasporto emotivo che sembra quasi non aver bisogno di una risposta, come se non esistesse alcun dubbio, come se fosse scontato che chi l’ascolta meriti esattamente ogni singola parola a lei dedicata. Ma alla fine l’avrà ascoltata? In fondo non è così importante, è soltanto una possibilità come tante… Ma l’Amore in un modo o nell’altro vince sempre e comunque, nonostante tutto, a  prescindere da tutto. Riguardo il  sound ormai va in parallelo con la mia nuova identità musicale, in cui sintetizzatori anni ‘80 e tastiere sono preponderanti. La ritmica di basso e batteria è suonata con un feel decisamente rock, incalzante e decisa che contrasta molto bene con la timbrica pop 80′ dell’arrangiamento, creando un’alchimia del tutto inedita e fresca, ancora una volta interamente firmata da Edoardo Bruni, mio fido collaboratore e produttore artistico.

E del video cosa ci racconti?
Anche con il video posso dire di aver voluto cambiare rotta, nonostante i numerosi videoclip già prodotti in passato che mi hanno sempre visto come protagonista, ho voluto optare per un lyric. Si tratta di un tentativo di universalizzare il tema espresso, spersonalizzandolo e rendendolo appartenente realmente a tutti, conferendo maggiore enfasi e valenza proprio alle parole e alla musica, prima ancora che a me stesso come artista, coautore e interprete, ho voluto quindi fare un passo indietro e dare prevalenza al tema, al messaggio, perché acquisisse più forza e impatto.

Hai scritto da poco un singolo,  “Generazione Covid”, è ancora molto attuale,  ti va di parlarcene?

“Generazione Covid”, è “racconto ironico” su fatti, purtroppo, estremamente seri. La pandemia, il lockdown, i contagi, la paura, l’isolamento e la nostra “umana fragilità”… Abitudini spesso stravolte come poche altre volte nella storia della civiltà. Ma noi siamo ancora qua… In piedi e a testa alta a lottare tutti i giorni in questa vita che spesso, è “vita solo a metà”. https://youtu.be/3XgjbWZji0U

E allora, cosa stai preparando per i prossimi mesi, dal punto di vista artistico?
Dopo “Generazione covid” e “Molte multe”, dopo questo ultimo singolo d’amore, continuo a dedicarmi alla realizzazione del mio secondo album dal titolo “Secondo Me(lis)” che mi auguro possa uscire entro l’anno; spero possa emozionare e far riflettere chi mi ascolta… www.davidemelis.it