Dalla guerra alla pandemia, alla guerra russa!

L’errore catastrofico dei leader dei Paesi europei dalla caduta del muro di Berlino ad oggi. Invece di europeizzare la Russia, l’Unione europea è diventata la preda delle mire espansionistiche di Vladimir Putin. La guerra non è più un tabu.

Quando abbiamo iniziato a scorgere la luce alla fine del tunnel della pandemia che ha sconvolto il mondo intero per oltre due anni, fa capolino un altro incubo alle porte dell’Europa, al confine tra occidente e oriente. Si tratta di una guerra che minaccia decine di milioni di persone direttamente e centinaia di milioni indirettamente.

L’ostinazione della Russia di prendersi l’intera Ucraina, dopo la Crimea, è stata esternata con quell’irrazionalità, che solo la volontà è capace di manifestarsi in tutte le cose. E la Russia vuole l’Ucraina.

Potrà essere fermata la Russia di Putin?  Noi lo speriamo, ma sarà difficile. Al momento solo i Paesi dell’Unione europea si sono mobilitati minacciando sanzioni. Alla decisione di Putin di inviare l’esercito armato alle frontiere sud-orientali dell’Ucraina, l’Europa è rimasta incredula e smarrita.

I leader dell’Europea sono stati colti di sorpresa. Essi hanno creduto per decenni – dalla caduta del muro di Berlino – all’illusione di una “Cultura Europea” vincente che si sarebbe estesa fino ad influenzare la Russia. Essi immaginavano una Russia europeizzata. Un errore catastrofico.

E così i Paesi dell’Unione europea dal 2010 hanno iniziato a comprare il gas dalla Russia fino ad esserne totalmente dipendenti, a cominciare da Germania e Italia. La Francia, invece, ha percorso un’altra strada, affidandosi al nucleare: produce oltre il 70 per cento di energia elettrica con il nucleare.

Perché ora? Putin non è eterno. Ha 70 anni e guida la Russia dal 1999. Putin è andato al potere quando in Europa si progettava la grande Europa e la moneta dell’Euro.

Putin è la risposta alle mire espansionistiche dell’Europa. In questi 25 anni ha plasmato l’apparato militare e istituzionale. Putin è la Russia e la Russia e Putin.

Ora, perché la parola “Guerra” non è più un tabù. L’azione sanitaria contro la pandemia è stata battezzata dal mondo intero con il termine di “Guerra contro il Covid-19”.

Via via la parola “Guerra” è entrata nel lessico comune. Politici, medici e media per rafforzare la portata dalla battaglia contro la pandemia hanno utilizzato la parola “Guerra”.

La guerra arriva veramente, quella convenzionale, combattuta con le armi.