L’Italia è simbolo dell’eleganza, della moda, della cultura e dell’eccellente cibo. Il MADE in ITALY custodisce tutto ciò, ed è un patrimonio illustre che deve essere assolutamente conservato sul mercato internazionale, ma senza contraffazione. Ecco, il fenomeno della contraffazione colpisce i prodotti italiani che oramai sono in testa alla classifica come il Parmigiano Reggiano, la Mozzarella, il Gorgonzola, l’Olio extravergine di oliva, la Pasta di grano duro, il Vino e tanti altri prodotti agroalimentari.
La maggior parte delle imitazioni si concentrano non solo in Sud America e negli Stati Uniti, ma anche nei paesi dell’unione Europea. E non solo nell’agroalimentare ma anche nella moda troviamo questo fenomeno che persiste e si diffonde come un virus. Recentemente il gruppo Salvatore Ferragamo ha bloccato 345 siti di dominio fasulli. Essi portavano il marchio Salvatore Ferragamo MADE in ITALY senza autorizzazione.
La provenienza del marchio MADE in ITALY fasullo è in buona parte ricollegabile all’area dell’estremo Oriente. Al top della lista la Repubblica cinese seguita dalla Corea. Ma anche l’Italia sta acquistando il primato per il consumo di prodotti contraffatti, un dato estremamente preoccupante che mette a rischio la fama e il prestigio del nobile marchio MADE in ITALY.
Oltre a danneggiare i produttori, i manufatti contraffatti tolgono lo spazio all’illustre marchio che, secondo la Coldiretti fa perdere all’Italia 60 miliardi di euro di guadagno. Questa cifra non pesa solo sulle casse delle aziende italiane ma anche sulla fiducia dei consumatori che, per la paura di frodi rischiano di allontanarsi dalle eccellenze enogastronomiche italiane.
E dunque anche la cara Europa a sua volta è chiamata in causa per rivedere nuovi termini che con sanzioni più aggressive ed efficaci può difendere la propria politica commerciale.