Le ministre e i ministri della cultura di 31 Paesi europei, diverse organizzazioni della società civile e rinomate aziende del settore edilizio e immobiliare si sono incontrati a Davos per lanciare l’«Alleanza di Davos per la cultura della costruzione», una rete di dialogo trasversale a livello internazionale.
L’Alleanza si propone di rispondere alle sfide globali della progettazione e della costruzione con una cultura della costruzione di alta qualità. L’obiettivo è quello di promuovere un approccio sostenibile e orientato alla qualità nella gestione di edifici, infrastrutture, spazi pubblici e paesaggi, a beneficio di tutti.
Basandosi sui criteri del Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione, l’Alleanza si impegna a raggiungere gli obiettivi della Dichiarazione di Davos «Verso una cultura della costruzione di qualità per l’Europa», adottata nel 2018.
Molti Paesi, oltre alla Commissione europea, hanno integrato gli obiettivi dell’Alleanza nelle loro politiche per la cultura della costruzione, nelle strategie architettoniche o nelle agende per lo sviluppo urbano.
«Oggi una cultura della costruzione di qualità è più importante che mai. Senza questo elemento, non è possibile uno sviluppo sostenibile», ha affermato il presidente della Confederazione Alain Berset nel suo discorso di apertura. Promuovere una cultura della costruzione di qualità è imprescindibile anche nell’ottica di una rapida transizione energetica.
I gruppi di lavoro all’interno dell’Alleanza si occupano di tematiche come l’economia circolare, il risanamento energetico di qualità o l’introduzione di un sistema di certificazione ed elaborano proposte concrete. Nei primi cinque anni sarà la Svizzera a presiedere la nuova Alleanza di Davos per la cultura della costruzione. La segreteria, il cui compito è di interfacciarsi con le imprese, sarà invece gestita dal Word Economic Forum.
Una prima manifestazione è prevista per l’inaugurazione della Biennale Architettura di Venezia che si svolgerà dal 20 maggio al 26 novembre 2023 con il titolo «Il Laboratorio del Futuro».