Interrogazione n. 5- 00679 Onori: Sulle difficoltà operative degli enti gestori (17 marzo 2023)
ONORI, AMATO e CAROTENUTO. Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
la Scagi-Berna (Segreteria cantonale delle associazioni dei genitori italiani della Circoscrizione consolare di Berna e Neuchâtel) da tempo vive una situazione di forte difficoltà. Nel contesto, il Casci (Comitato attività scolastiche e culturali ita- liane) è un ente gestore che progetta e gestisce una parte dei corsi di lingua e cultura italiana della circoscrizione consolare di Berna, utilizzando fondi propri e contributi ricevuti annualmente dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
Secondo segnalazioni arrivate al primo firmatario del presente atto, il personale addetto alla segreteria e gli insegnanti dei Corsi di lingua e cultura italiana (Lci) gestiti dal Casci di Berna non percepiscono alcun salario da gennaio 2022 e i corsi Lc sono sospesi da agosto 2022. Rispetto all’anno scolastico 2021-2022 il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale avrebbe versato solo la prima rata del 40 per cento dell’importo in accordo con quanto previsto dalla circolare n. 4 del 2022 avente ad oggetto «Corsi di lingua e cultura italiana e altre iniziative scolastiche all’estero a cura degli enti gestori » (circolare n. 4 dell’8 marzo 2022,Ufficio V del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale).
la situazione complessiva è divenuta talmente precaria che l’ente Casci rischia il fallimento;
le principali vittime di tale situazione sono i bambini che non possono frequentare i corsi gestiti dall’ente Casci, a differenza di altri coetanei che possono frequentare i corsi gestiti da docenti di ruolo inviati e pagati direttamente dall’Italia;
a quanto risulta ai firmatari del presente atto, già da maggio 2022 gli insegnanti del Casci avrebbero cercato di instaurare una qualche forma di dialogo sia con il direttivo Casci sia con l’Ambasciata d’Italia a Berna senza giungere, purtroppo, ad alcun risultato; tuttavia il problema pare essere ben più ampio e non ultimo connesso a problematiche di applicazione concernenti la circolare n. 4 del 2022.
In merito, secondo quanto denunciato agli interroganti, il farraginoso iter concernente la richiesta di accesso ai contributi statali così come previsto dalla menzionata circolare ha reso, ad esempio, la situazione economico-finanziaria della quasi totalità degli enti gestori situati in Germania difficilmente sostenibile; molti enti gestori hanno già dichiarato la loro impossibilità a proseguire le attività, chiudendo definitivamente (si pensi solamente alla cessazione dell’attività dell’ente gestore Vestfalia, operante nella Circoscrizione consolare di Dortmund), mentre altri si sono trovati costretti a fare ricorso allo strumento del credito –: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti;
quale strategia stia perseguendo l’Ambasciatore italiano, S.E. Silvio Mignano, da tempo a conoscenza della descritta problematica;
se non si ritenga opportuno intervenire tempestivamente in modo da garantire continuità didattica ai bambini che avrebbero diritto di fruire dei corsi di lingua italiana;
quali iniziative di competenza si reputino necessarie al fine di porre rimedio all’ormai endemica disfunzionalità che affligge il Casci di Berna, tenuto altresì conto del più ampio contesto delle problematiche irrisolte concernenti anche altri enti gestori come, ad esempio, quelli in Germania;
se, in generale, non si ritenga opportuno introdurre modifiche volte a semplificare la circolare n. 4 del 2022, al fine di consentire un migliore e più efficace funzionamento di tutti gli enti gestori, alla luce delle criticità emerse in merito alla concreta attuazione delle disposizioni ivi contenute. (4-00679)
TESTO DELLA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO GIORGIO SILLI (13 aprile 2023)
“La promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo è una priorità del Governo e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in particolare.
È per questo che la Farnesina segue con grande attenzione le attività e i progetti formativi proposti dai diversi enti gestori che operano all’estero per la promozione della lingua e della cultura italiana, e può concedere contributi a quegli enti che rispettino i requisiti previsti dalla normativa.
Normativa che è stata riformata con la Circolare 4 del 2022 anche sulla base di stimoli degli stessi enti. E che ha fra i suoi obiettivi la promozione della lingua in generale e non più solo il sostegno ad attività destinate in maniera preponderante agli italo-discendenti. Rispetto all’anno scorso, il numero di enti potenzialmente beneficiari di contributi è così significativamente aumentato, a riprova dell’efficacia di questo nuovo impianto normativo.
Venendo al Comitato Attività Scolastiche e Culturali Italiane (CASCI) richiamato dagli Interroganti, la Farnesina segue oramai da tempo e con grande attenzione le ripetute difficoltà di questo ente gestore. Ente che ha ricevuto, negli anni scorsi, contributi per la gestione di corsi di lingua e cultura italiana nella circoscrizione consolare di Berna. Alle prime avvisaglie di difficoltà, l’Ambasciata d’Italia a Berna ha subito offerto collaborazione e sollecitato a più riprese chiarimenti sulla gestione delle risorse da parte del CASCI.
I contributi concessi agli enti gestori per i corsi di lingua e cultura italiana all’estero in base alla Circolare 4 del 2022 sono finalizzati infatti a coprire solo parte delle spese previste dai progetti presentati in sede di richiesta del contributo. Il CASCI non risulta aver operato nel rispetto degli obblighi derivanti dai rapporti di lavoro, dovendo ancora saldare stipendi per il periodo gennaio-maggio 2022 ad alcuni docenti che nel frattempo si sono rivolti alle autorità locali.
A causa del grave disordine amministrativo dell’ente, un finanziamento è stato posto sotto sequestro dalle autorità locali incaricate del recupero dei crediti pendenti.
È per questo che la Farnesina ha corrisposto solo la tranche per i corsi di lingua e cultura italiana effettivamente realizzati per l’anno scolastico 2021-22.
La normativa che regola la materia stabilisce infatti che il MAECI conceda esclusivamente – quando ne ricorrano i requisiti – contributi agli enti gestori e promotori dei corsi. Questi contributi non possono e non devono cioè coprire l’interezza delle spese, né possono ritenersi assicurati al di là dell’effettiva realizzazione dei corsi e del rispetto delle regole.
Proprio per questo motivo, gli enti devono contare su risorse proprie e su una solida autonomia di bilancio che permetta loro di far fronte alle responsabilità assunte contrattualmente anche in caso di ritardi o di mancata concessione del contributo. Ciò vale in primo luogo per i contratti con i dipendenti degli enti, docenti o di altre categorie, di cui rispondono dinanzi alla legge.
Il mancato pagamento degli stipendi da più di un anno è una grave mancanza la cui responsabilità ricade esclusivamente sull’ente.
La mancata concessione di contributi della Farnesina al CASCI si deve proprio a questi gravi ritardi e inesattezze nella predisposizione della documentazione di accompagnamento e di giustificazione delle richieste, di cui i responsabili dell’ente sono a conoscenza da tempo e rispetto alle quali è stata loro accordata in più occasioni la possibilità di correzione.
Quanto alle strategie future, un nuovo ente potrebbe prendere in carico i corsi. Ovviamente dovrebbe costituirsi e rispettare procedure e requisiti per potere essere destinatario di eventuali contributi della Farnesina.
L’Ambasciata a Berna ribadisce quindi la massima disponibilità e assistenza verso ogni soggetto che dovesse presentare validi progetti.
È questo l’approccio generale che la Farnesina adotta nel valutare e monitorare le iniziative degli enti gestori all’estero. Nell’interesse della promozione della lingua e cultura italiana, eccezionale «biglietto da visita» del nostro Paese nel mondo”.