Dopo un festival letterario in Portogallo, Luis Sepúlveda era appena tornato in macchina nelle Asturie, nella Spagna del Nord-est, dove si era trasferito con sua moglie dopo aver vissuto ad Amburgo e Parigi.
Era il 25 febbraio quando ha avvertito i primi sintomi e si è rivolto al proprio medico due giorni dopo. Prima ricoverato a Gijòn, successivamente dopo aver riscontrato il contagio da coronavirus è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive del Central University Hospital of Asturias di Oviedo.
Sembrava avercela fatta a fine marzo. Invece, è tornato ad aggravarsi e morire oggi. Un grave lutto per la letteratura e per la politica antifascista internazionale. In Cile nel 1973 è stato nella Guardia personale di Salvador Allende. Dopo il colpo di Stato di Pinochet è arrestato e torturato per sette mesi. Amnesty Internazional lo salva pagando con l’esilio la sua libertà.
Nel suo errare in Sud America trova l’ispirazione per scrivere il suo primo grande e celebre romanzo Il vecchio che leggeva Romanzi d’amore. Nel 1995 pubblica Patagonia Express e l’anno successivo il suo best seller Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare. Ultimo lavoro dei suoi trenta libri, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa nel 2018.
Lo scorso maggio, nel 2019, Luis Sepúlveda è stato ospite della Radiotelevisione della Svizzera italiana, a Lugano. Per conoscerlo di persona e ricordarlo, italoBlogger vi invita a vedere questo bel servizio della RSI.
Addio Sepúlveda!