In molti Paesi europei da alcuni anni si discute molto sugli effetti collaterali della pillola anticoncezionale. In Gran Bretagna, ad esempio, c’è stato un calo dei contraccettivi del 40 per cento. In Francia è stata aperta una campagna contro i contraccettivi perché causerebbero una riduzione della libido.
In Italia, invece, c’è sempre stato un uso limitato. E la reazione è stata immediata dopo la valutazione europea sugli effetti collaterali. In una lettera inviata ai medici, l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) spiega la decisione di aggiornare le informazioni dopo una valutazione condotta a livello europeo. Ci sarebbe un legame tra depressione e assunzione di pillola anticoncezionale. Le ragioni sono riassunte in tre punti:
(1) L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati noti associati all’uso dei contraccettivi ormonali. La depressione può essere grave ed è un noto fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicidario e suicidio.
(2) A conclusione della valutazione del segnale di sicurezza condotta a livello europeo, relativo al rischio di comportamento suicidario e suicidio, associati a depressione, in pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali, è stato deciso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto dei contraccettivi ormonali con una nuova avvertenza.
(3) Le pazienti devono essere informate sulla necessità di contattare il proprio medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se questi si verificano poco dopo l’inizio del trattamento.
Pertanto, l’Aifa ricorda a tutti gli Operatori Sanitari l’importanza della segnalazione delle sospette reazioni avverse da farmaci, quale strumento indispensabile per confermare un rapporto beneficio rischio favorevole nelle reali condizioni di impiego.