Nella Legge di Bilancio 2023 figura il finanziamento per l’assunzione di 520 nuovi impiegati/e da adibire in gran parte al potenziamento della rete consolare italiana nel Mondo. Si tratta di un importante intervento legislativo per far fronte alla carenza di organico dovuto alla maggiore richiesta di servizi per l’aumento del numero dei cittadini italiani residenti all’estero.
A chi va il merito? Ecco la ragione della polemica tra i deputati Simone Billi (Lega) e Toni Ricciardi (Pd). Entrambi residenti in Svizzera ed eletti nella circoscrizione Estero (Europa).
Per l’on. Simone Billi, le cose sono andate così: “Il presidente della Commissione Esteri di Montecitorio, On. Prof. Giulio Tremonti, mi aveva personalmente assicurato che avrebbe sostenuto in Commissione questo emendamento alla Legge di Bilancio. Infatti, la Farnesina aveva inviato una bozza di emendamento a tutti i gruppi parlamentari. Quindi ne abbiamo discusso e abbiamo votato in Commissione, tutti a favore tranne i 5 Stelle. Ma ancora una volta il PD cerca di attribuirsi meriti non suoi, che vengono invece dal lavoro del Presidente Tremonti, dei colleghi della maggioranza e del sottoscritto”.
Ma ecco la risposta piccata via facebook dell’onorevole Toni Ricciardi: “Esprimo tutta la mia solidarietà a chi ha cercato di accreditarsi (in anticipo) meriti non suoi, meno male che in questo caso: carta canta. Primo firmatario e firmatari sono evidenziati. Eletti all’estero in Europa di maggioranza, non pervenuti.”
Insieme al breve testo l’on. Ricciardi ha pubblicato l’emendamento all’articolo 129 dal titolo: Misura per la funzionalità del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). Ed infine i nominativi dei firmatari, tra i quali (Ricciardi Toni, Lucaselli Ylenja, Camaroli Silvana…).
Chi ha ragione?
italoBlogger per dovere di cronaca pubblica il link del testo integrale dell’emendamento citato dall’on. Ricciardi.