“Come i Delfini”, la libertà di Iravox

Dodicesimo singolo per Lorena Violetta Asaro, in arte Iravox, cantautrice milanese dall'inesauribile vena artistica e dall'estro creativo originale e fuori dalle logiche di marketing. La nostra intervista a Iravox.

Come i delfini anticipa di qualche settimana l’uscita di Controluce (The Singles Collection), album che racchiude tutti i brani usciti dal 2014 al 2021 e cinque bonus tracks, tra le quali anche la tanto attesa versione remix di Piccole, la cui uscita è prevista per i primi di aprile 2021. 

Cosa rappresenta per te la musica? Come e quando ti ci sei avvicinata?
La musica e l’arte in generale rappresentano il modo che l’essere umano ha per sublimare la realtà e poter creare mondi nuovi, esteticamente bellissimi e pieni di fantasia.
Nel mio lavoro artistico, composto da musica ed immagini a carattere fantastico/fantascientifico, ricerco l’originalità e la bellezza. Tutto questo mi rapisce dalla quotidianità, spesso piena di brutture, e mi porta mentalmente altrove. Creare arte è per me una continua ricerca della perfezione e del divino. Mi smuove la continua tensione verso l’alto e la sete di trascendenza. Concepisco l’arte come il contrario dell’effimero e del triviale, e penso che ad essa sia affidato il compito di anticipare il futuro. Kandinskij diceva che “L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.” 

Nel tuo nuovo progetto cosa vuoi comunicare al pubblico?
Il singolo “Come i Delfini” vuole comunicare un senso di relax, evasione, libertà e spensieratezza. Le sonorità create dall’arrangiatore Danilo Bajocchi sono ariose, magiche e fantasiose. Il videoclip onirico è una commistione fra arte e natura incontaminata che vuole mostrare la bellezza di paesaggi sconfinati ed animali. In tutto questo, l’essere umano si inserisce attraverso gli elementi, terra, aria e acqua tramite il canto e la danza.
Mi sembrava giunto il momento di pubblicare un brano rilassante, etereo e sognante. Questa dolcissima ballad è stata definita come “un bicchiere di acqua fresca”, immagine davvero molto calzante. 

Quali sono le tue 3 canzoni preferite, all time, del Festival di Sanremo?
Non so dirvi le tre più belle canzoni di sempre, perché ce ne sono troppe che meriterebbero di essere citate, ma posso dirvi le prime tre che mi vengono in mente: “Luce (Tramonti a nord est)” di Elisa, “Un’Emozione da Poco” di Anna Oxa e “Per Elisa” di Alice. Scusate ma non ce la faccio proprio a non citare anche il capolavoro “Vita Spericolata” di Vasco Rossi.

Come si potrebbe rilanciare il mercato discografico della musica?
Innanzitutto, bisognerebbe rivedere il sistema degli scaricamenti gratuiti e dello sfruttamento di musica e videoclip da parte di molte piattaforme di digital distribution che remunerano poco e niente sia le case discografiche sia gli artisti e gli autori. Bisogna far capire che un’opera d’intelletto, qualunque essa sia, deve essere acquistata, proprio come accade per un qualsiasi altro bene fisico.
Io cerco sempre di far capire ai miei fan che, se loro continuano a scaricare i brani di chiunque da YouTube, alla lunga, gli artisti e le loro etichette smetteranno di produrre e resteranno in piedi solo le multinazionali. 

Quale sarebbe per te il più grande successo?
Se chiudo gli occhi, mi vedo in un grande teatro, con cinque o sei bravissimi musicisti che mi accompagnano, mentre presento “Controluce”, il mio concept-album, e meravigliosi video girano su giganteschi ledwall.
Mettere in scena il mio spettacolo davanti ad una bella platea, questo sarebbe per me un enorme successo.
Comunque, considero anche partecipare alla kermesse del festival di Sanremo come uno dei più grandi traguardi che un cantautore possa raggiungere. 

Videoclip “Come i delfini”