La Svizzera si trova di fronte alla più grande ondata migratoria dopo la Seconda guerra mondiale. In meno di tre mesi, più di 50.000 persone provenienti dall’Ucraina hanno cercato e trovato protezione in Svizzera.
Dall’invasione dell’esercito russo il 24 febbraio, circa 6 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina e circa 50 000 sono finora arrivate in Svizzera. Si tratta della più grande ondata migratoria in Europa dopo la Seconda guerra mondiale ed è estremamente rapida. In soli due mesi sono giunte in Svizzera più persone che durante la crisi nel Kosovo nel 1999.
Nella conferenza stampa del 20 maggio 2022, la consigliera federale Karin Keller Sutter ha stilato, insieme alla consigliera di Stato Nathalie Barthoulot, presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali, un bilancio intermedio sull’accoglienza dei rifugiati.
I Cantoni si trovano di fronte alla grande sfida di scolarizzare i circa 12.000 ragazzi finora fuggiti dall’Ucraina; nel contempo, hanno organizzato costantemente nuovi alloggi. Nell’alloggiare i rifugiati, la Confederazione e i Cantoni hanno potuto contare sulla grande solidarietà della popolazione. 21.000 delle 25.000 persone alloggiate presso privati hanno trovato esse stesse una sistemazione.
Circa 4000 persone sono state collocate dall’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati. Tutto ciò dimostra come venga affrontata bene questa crisi di dimensioni storiche in Svizzera, anche se non tutto si è sempre svolto in modo perfetto.