Certificato Ue per la libera circolazione

Il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio (Coreper) ha espresso oggi il suo sostegno unanime all'accordo politico raggiunto il 20 maggio con il Parlamento europeo sul certificato COVID digitale dell'UE.

L’Unione europea intende facilitare la circolazione sicura e libera durante la pandemia COVID-19 fornendo la prova che una persona è stata vaccinata contro COVID-19, ha ricevuto un risultato negativo del test o si è ripresa da COVID-19.

Il certificato, che sarà in uso entro il 1 ° luglio, sarà disponibile in formato digitale e cartaceo, conterrà un codice QR e sarà rilasciato gratuitamente.

Il certificato è un passo importante verso una vita più normale, più libera e più sicura durante la pandemia. Faciliterà la libera circolazione di tutti gli europei, a partire da quest’estate. Gli Stati membri dovrebbero astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come test o quarantena, a meno che non siano proporzionate e necessarie per salvaguardare la salute pubblica.

Se decidono di introdurre restrizioni di viaggio, gli Stati membri devono informare gli altri Stati membri e la Commissione, se possibile con 48 ore di anticipo.

Per un periodo di sei settimane, i cittadini i cui certificati sono stati rilasciati prima del 1 ° luglio potranno viaggiare all’interno dell’UE utilizzando tali certificati.

Se uno Stato membro non è pronto a emettere certificati nel nuovo formato entro il 1 ° luglio, avrà sei settimane da quella data per introdurre il nuovo formato di certificato COVID digitale dell’UE. I certificati nazionali in altri formati saranno accettati durante il periodo di introduzione graduale.

Quando una persona presenta un certificato di vaccinazione per uno dei vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA), gli Stati membri saranno obbligati ad accettarlo allo scopo di facilitare la libertà di movimento.

Il quadro giuridico per il certificato è costituito da due proposte legislative che sono state presentate dalla Commissione europea il 17 marzo.

La prima proposta riguarda i cittadini dell’UE ei loro familiari e la seconda riguarda i cittadini di paesi terzi che soggiornano o risiedono legalmente nell’area Schengen.

In base alle proposte sarà possibile utilizzare il certificato in tutti gli Stati membri dell’UE, nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Il certificato sarà aperto anche a iniziative in corso di sviluppo a livello globale.

Il Parlamento europeo dovrebbe quindi votare la sua posizione in prima lettura nella sessione plenaria del 7-10 giugno. Successivamente il Consiglio adotterà ufficialmente i regolamenti che dovranno essere firmati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Una volta avvenuta la firma della normativa, i regolamenti saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE e si applicheranno dal 1 ° luglio.