In linea con gli sviluppi a livello europeo, la durata di validità del certificato COVID in caso di guarigione scende a 180 giorni, il che non ha alcuna conseguenza diretta in Svizzera per le persone guarite, poiché nella Confederazione Elvetica non vige più l’obbligo del certificato.
Già oggi, per entrare negli Stati che riconoscono il certificato COVID svizzero, (i cosiddetti «Stati EU DCC», ossia i Paesi legati al sistema «EU Digital COVID Certificate») la validità massima del certificato è fissata di regola a 180 giorni. Chi viaggia sottostà tuttora alle disposizioni d’entrata vigenti nei singoli Paesi di destinazione.
Il 16 febbraio 2022, il Consiglio federale ha revocato i provvedimenti sanitari al confine (quarantena) per chi entra in Svizzera, ma non le disposizioni per l’entrata di persone non vaccinate provenienti da determinati Paesi al di fuori dello spazio Schengen (requisiti di ingresso legati alla pandemia per cittadini di Paesi terzi consultabili al seguente link.
Visto l’evolversi della situazione epidemiologica, caratterizzato da decorsi meno gravi riconducibili a un contagio da variante Omicron del COVID-19, il Consiglio federale ha deciso, d’intesa con gli Stati dello spazio Schengen, di allentare le disposizioni d’entrata per chi è guarito. Ora, oltre a quelle vaccinate, possono entrare in Svizzera per un breve soggiorno senza permesso anche le persone guarite provenienti da Paesi terzi, come ad esempio USA, India o Serbia.