L’italiano è la quarta lingua più studiata nel mondo; oltre due milioni di persone, all’estero, decidono ogni anno di apprenderlo per le motivazioni più varie. Inoltre, la scoperta è recente, l’italiano, dopo l’inglese, è la lingua più utilizzata nelle insegne commerciali. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne è consapevole. Nell’incontro a Roma con i partecipanti alla conferenza internazionale biennale (Villa Madama 22 ottobre, terza edizione degli “Stati Generali della Lingua italiana nel mondo”) il Capo dello Stato ha sottolineato come “vi sia, in misura particolare, una vera e propria “fame” di Italia”. E la lingua è, per eccellenza, un “veicolo” della cultura di un Paese”.
Oltre 2 milioni di studenti
La rete fisica attraverso la quale la nostra lingua viene diffusa e promossa nel mondo è composta da un panorama variegato di associazioni, Università, scuole pubbliche e private: questo insieme di attori ha reso possibile – per l’anno accademico 2016/17 – raggiungere 2.145.093 studenti in 115 Paesi. In Europa aumenti significativi si sono verificati in Francia (+14,29%, pari a 39.292 studenti), Germania (+8,22%, pari a 19.559 studenti). Nel Regno Unito, invece, si è avuto un calo del 36 per cento di studenti. Un dato allarmante che va attentamente analizzato. Questa rete di “italicità” può contare nel mondo su un bacino di oltre trecento milioni di persone, che il Ministero degli Esteri intende raggiungere e coinvolgere facendo leva sui punti di forza di ciascuno degli attori della promozione linguistica.
L’App ItaliAmo
Un esempio è costituito dal lancio della nuova App ItaliAmo, un mini-corso online di lingua e cultura italiana di livello A1, costruito come un viaggio alla scoperta dell’Italia dove ciascuna tappa è a sua volta articolata in sezioni di dialogo, espressioni, esercizi, cultura. Attualmente l’App è disponibile in cinese, inglese e tedesco, ma sono già in cantiere ulteriori espansioni in altre lingue veicolari come arabo, spagnolo e portoghese. Per raccogliere dati, analizzarli e valorizzarli, dal 15 al 21 ottobre si è celebrato in tutto il mondo la XVIII edizione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, il cui tema quest’anno era: L’italiano e la rete, le reti per l’italiano. Organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme all’Accademia della Crusca, alla Società Dante Alighieri e con il sostegno della Confederazione elvetica, la Settimana è divenuta nel corso degli anni l’appuntamento più importante dedicato alla promozione della lingua italiana all’estero, con oltre mille iniziative sparse in tutto il mondo.
Il ruolo di internet
Il tema scelto è duplice. Da un lato è stata analizzata la rete, ossia il ruolo di internet e dei social media nelle trasformazioni fisiologiche che la nostra lingua sperimenta e come strumento per una sua ulteriore diffusione. Dall’altro sono state passate in rassegna le “reti fisiche” che lavorano quotidianamente alla diffusione dell’italiano nel mondo, la rete delle scuole italiane nel mondo, gli Istituti di Cultura, le università, i Comitati della Società Dante Alighieri, le associazioni dei nostri connazionali all’estero. E poi, la nuova rete di chi ha fatto dell’italiano la propria lingua di lavoro, utilizzandolo per scrivere o per insegnare e facendosi testimone, attraverso il proprio lavoro, del nostro Paese e della nostra cultura. Italoblogger è uno di questi vettori che contribuisce alla promozione e diffusione della lingua italiana.