Caro Presidente Mattarella,
che la politica italiana fosse caduta in disgrazia, è un dato di fatto che ci stiamo trascinando da diversi anni, con un’accentuazione dall‘inizio in questa legislatura.
Lei, Signor Presidente, con grande saggezza e competenza istituzionale ha saputo Governare. Merito riconosciuto in tutto il mondo. Ora a fine mandato, legittimamente per godersi un meritato riposo, i nodi disgraziati della politica Italia, prepotentemente sono riemersi, lo stato pietoso di come si stanno muovendo per eleggere il Suo successore è di livello a dir poco aberrante.
Da questo importante momento di condivisioni per preservare l‘unità e il futuro della nostra Italia, che succede, che la politica attuale si dimena in un teatrino ignobile, facendo a gara chi la spara più grossa.
Signor Presidente praticamente siamo tornati indietro di un anno, quando dal Suo cilindro ha tirato fuori il nome del Presidente Draghi. Nell‘arco di quest‘anno l‘Europa, il mondo intero ha elogiato il Suo operato e quello del Governo Italiano.
Signor Presidente alla base di tutta questa premessa il mio auspicio, che poi è l‘auspicio della stragrande maggioranza del Popolo Italiano, l‘auspicio – dicevo – quello di rinviare il trasloco almeno per i prossimi due anni.
Al Suo impeccabile Settennato, ci deve concedere un piccolo bis. Questo è l‘unico modo, oggi, di salvare il salvabile della nostra Italia.
Il suggerimento è quello di rimanere a essere ancora il nostro Presidente fino alle prossime votazioni Politiche. Esaurito questo appuntamento costituzionale, il popolo avrà scelto da quale maggioranza desidera essere governato, il Presidente Draghi torna a essere un cittadino libero, ma all‘altezza di essere il Suo successore. Con questo passaggio salviamo cavolo e capra.
Caro Presidente, questo è il modo migliore e indolore per far uscire la nostra Italia dalle sabbie mobili di questa disgraziata legislatura.
Caro Presidente, la Sua ricandidatura, anche se per un breve periodo, permetterà a tutti noi Italiani in Patria e all‘estero, di non sprofondare ancora di più in una disgrazia più grande di noi. Anche l‘Europa e il mondo intero, ma soprattutto noi italiani apprezzeremo questo Suo gesto di generosità verso questa nostra amata Italia.
Caro Presidente la storia Le darà ragione.
Cordialmente
Ticchio Giuseppe, un Cittadino che ama l‘Italia.