“Caro Governo e caro Parlamento, annulliamo tutto!”

voto_comites_ticchioLo sfogo di Giuseppe Ticchio, membro uscente del Comites di Zurigo, contro il Governo e il Parlamento italiani per aver voluto a tutti i costi le elezioni dei Comites a dicembre. L’iscrizione negli elenchi elettorale si è fermata al 3%.

Caro Governo Italiano, credo che ora potrà ritenersi soddisfatto, è riuscito nel suo intento, cioè quello di aver voluto premeditatamente affossare a tutti i costi il rinnovo dei Comites, sapendo che, questo era il momento meno indicato per indire il rinnovo sia per quanto riguarda la pandemia sia perché prima di indire queste votazioni, avrebbe dovuto cancellare l’opzione “iscrizione all’albo degli elettori“. Al contrario, come Governo si è incaponito e il risultato è sotto gli occhi di tutti, fallimentare.

Caro Governo, caro Parlamento, grazie a questa vostra testardaggine, con il vostro modello fallimentare d’iscrizione non siamo riusciti a raggiungere nemmeno il 4% degli aventi diritto di voto, che era il minimo indispensabile per avere un minimo di credibilità.

Inoltre, caro Governo, caro Parlamento, se si è raggiunto questo risultato di poco più del 3% a livello globale, questo è dovuto all’usurante lavoro di singole persone che ci siamo adoperate e messe la faccia tra la nostra Comunità. Se non ci fosse stato questo impegno spassionato di tutti noi, con le vostra formula non si sarebbe raggiunto nemmeno il presente risultato tra gli aventi diritto di voto.

IL FUTURO DEGLI ITALIANI NEL MONDO
Fatta questa doverosa premessa e dato spazio al mio sfogo, che poi è anche lo sfogo del restante 97%, ci sentiamo traditi e tagliati fuori da questo importante momento civico/elettorale qual è l’esercizio della democrazia.

Con questa vostra testardaggine – dicevo – ora è in gioco il futuro degli Italiani nel mondo, ma soprattutto per lo stesso Governo e Parlamento. Quando, come in questo caso, il Governo e i due rami del Parlamento ignorano il dettame della carta Costituzionale, vuol dire che siamo ostaggi di rappresentanti del popolo non all’altezza del compito, e i precedenti di questa legislatura fanno storia.

Ora con questo mio intervento, rivolgendomi a voi cari Governo e Parlamento: se il vostro orizzonte verso gli Italiani nel mondo è solo davanti al vostro naso, l‘invito è: cambiate mestiere per incapacità istituzionale.

Spero che da soli capite che, sul rinnovo dei Comites, avete preso una sbandata, insomma avete fatto una porcata, ora dovete quantomeno rimediare. Come: in virtù di questa bassa partecipazione di iscrizioni all‘albo degli elettori, non dovete fare altro che annullare tutto e ritornare al voto in condizioni migliori e coinvolgere tutto il corpo elettorale degli Italiani nel mondo.

Così risparmiate anche la seconda parte della spesa. E il minimo che potete fare. In più occasioni vi abbiamo rammentato che questo assurdo ostacolo dell’iscrizione all’albo degli elettori si sarebbe dimostrato controproducente per voi e per noi. Un Governo e un Parlamento degni di questo nome, non alzano muri ma costruiscono ponti con i propri connazionali all’estero.

GOVERNO E PARLAMENTO SORDI AGLI APPELLI
Però nonostante le nostre continue sollecitazioni avete preferito rimanere sordi ai nostri appelli, buttandoci nella mischia irresponsabilmente, senza una via d’uscita e verso una battaglia persa in partenza.

É assurdo che noi Italiani all’estero veniamo privati di un fondamentale diritto sancito dall’Art. 48 in toto, ma specificatamente al comma 4 della nostra Costituzione, dove recita: “IL DIRITTO DI VOTO NON PUO` ESSERE LIMITATO SE NON PER INCAPACITÀ CIVILE O PER EFFETTO DI SENTENZA PENALE O NEI CASI DI INDEGNITÀ MORALE INDICATI DALLA LEGGE”.

Con le restrizioni che di fatto ci avete imposto, ora il risultato e sotto i nostri occhi, superando di poco il 3% degli aventi diritto di voto. Al presente sgarbo istituzionale sarebbero dovuto intervenire a gamba tesa e a sostegno degli Italiani nel mondo i Parlamentari eletti all’estero, ma di loro abbiamo perso le traccia. Sarebbe opportuno scrivere alla trasmissione “Chi li ha visti”.

Oramai sono usciti fuori dall’orbita per la quale sono stati eletti. Io personalmente non ci sto a questa mattanza elettorale, pertanto con la presente chiedo ad alta voce di annullare questa farsa elettorale. In alternativa la mia proposta è: indire le presenti votazioni lo stesso giorno delle votazioni politiche oppure per i referendum, chiamandola “Giornata elettorale”, risolviamo cosi il problema dell’iscrizione all’albo degli elettori alla radice nel rispetto dell‘Art. 48 della carta Costituzionale Italiana. 

Questa alternativa elettorale già è stata praticata varie volte per le votazioni in Italia, mi chiedo perché non si possa praticare anche all’estero.

SPOSTARE ELEZIONI COMITES A PRIMAVERA 2022
Questa alternativa si potrà già praticare nella primavera 2022 in concomitanza con la tornata referendaria oramai definitivamente deciso. Sarebbe uno slittamento di 6 mesi, che non è la fine del mondo, così almeno si rispetterebbe l’articolo 48 della Costituzione Italiana.

Questo è l’unico modo per far sì che la partecipazione dei connazionali nel mondo, per il rinnovo dei Comites possa essere soddisfacente e in linea con le aspettative Governative e del mondo dell’emigrazione. Non c’è altra scelta, se non quella di accorpare le votazioni dei Comites con quelle dei referendum della prossima primavere a suffragio universale.

Cara classe dirigente, Governo e Parlamento, per una volta abbiate il coraggio e la forza di volontà di ascoltare i suggerimenti degli Italiani nel mondo. Chi invece come Italiani nel mondo, dovesse pensarla in un altro modo, sicuramente legittimo, allora vuol dire che, questi connazionali a tutto sono interessati, tranne che agli interessi e alla dignità degli oltre 6 milioni di Italiani nel mondo. Ciò che scrivo è un esempio vivente praticato con spavalderia dagli eletti della circoscrizione estera.

Caro Governo, caro Parlamento, resto/restiamo in attesa di capire quello che sarete capace di fare, in riferimento al rinnovo dei presenti Comites.

Giuseppe Ticchio, Winterthur