Cari amici a quattro zampe, oggi queste righe le dedico a voi, con buona pace di chi vi snobba e vi considera «nulla». È notizia di pochi giorni fa: a Gioia Tauro, un bidello di una scuola elementare che ha ucciso a bastonate un gatto, davanti ai bambini. Orrore senza fine.
Con tutto il cuore, cari amici, io voglio ringraziarvi, perché la vostra presenza è preziosa per chi soffre. Penso, ad esempio, a Grumpy Cat – la micia dell’Arizona, diventata una vera e propria star di internet, facendo divertire milioni di persone in tutto il mondo, con la sua faccia imbronciata: soltanto su Instagram il suo profilo conta 2,7 milioni di follower, per non parlare di Twitter e Facebook.
Il suo vero nome era Tardar Sauce, ci ha lasciati qualche giorno fa, ma la sua vita è stata memorabile. Di lei ha parlato persino il Wall Street Journal, ospite di eventi, festival, è riuscita a sollevare l’umore di tantissime persone, ed è stata una miniera d’oro per la sua proprietaria, Tabatha Bundesen che grazie alla popolarità del piccolo felino, ha aperto una florida azienda, la ‘Grumpy Cat Limited’.
Un pensiero speciale va, inoltre, a quei 14 cani (Emma, Chief, Grace…) che hanno aiutato i ragazzi della scuola Marjory Stoneman Douglas di Parkland, Florida, a superare il trauma di una strage: quella del 2018, quando un killer armato di fucile d’assalto uccise diciassette persone (altre diciassette ferite) nel giorno di San Valentino.
Questi 14 cani sono stati ora inseriti nell’annuario scolastico, con nomi e foto, come il rito richiede, perché la loro presenza, costante, nell’istituto, per un anno intero, è stata una benedizione per gli studenti, terrorizzati, dopo un evento tanto atroce.
Scrittor d’amor