Era nato a Zurigo 77 anni ed è morto a Zurigo. “Abbiamo perso uno dei più grandi interpreti svizzeri” ha scritto il ministro elvetico della cultura Alain Berset. Ma Ganz era anche italiano, uno di “noi”. Viveva tra Zurigo, Berlino e, per non trascurare le sue origini, a Venezia, dove possedeva una casa.
In Italia Bruno Ganz è diventato popolare con la vittoria del David di Donatello nel 2000, per la sua partecipazione nel film di Paolo Soldini Pane e tulipani realizzato nel 1999. Ma la sua straordinaria notorietà l’ha raggiunta con il film di Wim Wenders La caduta (2004) sugli ultimi giorni di Hitler nel suo bunker a Berlino.
In oltre 50 film ha recitato l’attore italo-svizzero che viveva nei pressi di Zurigo. Nella sua carriera sono da annoverare le innumerevoli presenze nelle opere teatrali, soprattutto di Bertolt Brecht.
Nel 2017 Ganz è stato premiato come migliore interprete maschile per il ruolo di Arthur Bloch in Un juif pour l’exemple, del regista Jacob Berger. Nello stesso anno gli è stato attribuito il Premio d’onore del cinema svizzero, riconoscimento alla carriera.
Noi lo vogliamo ricordare con la foto copertina del film Pane e tulipani. Addio Bruno!