Più che “Chiù” “Chiù” citato sia nella poesia di Giovanni Pascoli che di Luigi Pirandello, il suono notturno di questo uccello, compagno di Ron Weasley nella saga di Harry Potter, assomiglia al bip bip di un allarme malfunzionante. Un suono un po’ nasale e quasi sempre monosillabico come una sonda, che spesso viene ripetuto per ore con un intervallo che va dai due ai 3,5 secondi.
Assomiglia ad una civetta, ma è l’Assiolo. È un uccello di piccole dimensioni: da 18 a 21 cm; un’apertura alare di circa 50 cm e un peso di quasi 100 grammi. I colori variano: grigio e giallastro.
In questo periodo in molte parti d’Europa la sera e la notte sentiamo il suo richiamo: in Italia, Francia, Austria, Svizzera e Croazia. In inverno poi emigra in Africa per cercare il caldo.
Il monotono canto flautato dell’Assiolo può risuonare ininterrottamente nelle notti estive senza vento. In Svizzera attualmente esiste una popolazione residua nel Vallese centrale e ha iniziato a nidificare con alcune coppie anche in Ticino. In Italia sceglie quella settentrionale e centrale e alcune isole del mar Tirreno.
L’assiolo non rientra fra le specie protette. Negli ultimi anni si è assistito a una certa diminuzione del loro numero. L’intensificazione e l’espansione dei vigneti, l’attività edilizia e la diminuzione dei grandi insetti sottraggono sempre più le basi vitali a questa specie amante del caldo. In Svizzera ne parla ampiamente il sito di vogelwarte e in Italia uccelli da proteggere.