Il primo appuntamento è il 4 marzo 2022, alle 20:45 al Teatro Volkshaus di Zurigo (Che peccato, è peccato), mentre la seconda tappa è fissata per il 5 marzo 2022 al Palazzo dei Congressi di Lugano (Un italiano di Napoli), con inizio sempre alle ore 20:45.
Sul palco il mattatore Biagio Izzo in un monologo umoristico sui «peccati». Il titolo si potrebbe prestare a qualche malinteso, ma… niente paura, nessuna perversione né battute oscene: le pagine di «Che peccato, è peccato» parlano del più e del meno.
Si parla di ciò di cui ognuno vorrebbe parlare, di quel che l’uomo della strada avrebbe da dire e che non dice perché gli appare banale, sconveniente e, forse, poco intelligente. Ma nel monologo sfavillante Izzo si inventa una trasgressione umoristica. E allora si confessa l’inconfessabile, bugie diventano verità, si mente spudoratamente su dogmi assoluti.
Le bugie, per esempio, sono l’espressione più alta della creatività umana: ma quando sgorgano dall’inventiva sublime di una donna, diventano capolavori irraggiungibili. Sarebbe un peccato non usarle, no?
Così «Che peccato, è peccato» procede senza rete né schemi, in un’incursione festosa attraverso le cose della vita osservate dal punto focale di un comico che ne sa una più del diavolo. Ci sono certi vizi, inoltre, che è davvero peccato considerare peccati. Come si può peccare di pigrizia, di far niente? Mangiare e far l’amore sono riprovevoli? E ancora, vogliamo parlare dell’ordinata convivenza civile e del piacere di stravolgerla?
Recita Biagio Izzo: «Che peccato, è peccato, e qua non si può fare, se ogni sfizio è un vizio manca l’aria per respirare». Attore di grande rilievo sulle scene nazionali, Biagio Izzo è uno di quelli a cui non si può fare a meno se si vuole ridere a crepapelle.
Una verve comica autentica e mai scontata lo ha portato a diventare un volto noto del piccolo e del grande schermo. Ogni battuta è un successo ed ogni sua gesta resterà immemore, come gli spettacoli che ci attendono il 4 marzo a Zurigo e il 5 marzo a Lugano.