Nelle ultime settimane e mesi il governo statunitense ha introdotto numerosi dazi aggiuntivi sui beni importati negli USA, che riguardando direttamente anche la Svizzera. Alle esportazioni elvetiche verso gli Stati Uniti si applica un dazio aggiuntivo forfettario del dieci per cento.
Su alcuni beni sono state imposte tariffe doganali supplementari ancora più elevate. In parallelo, alcune categorie di prodotti importanti per la Svizzera, come i prodotti farmaceutici o alcuni prodotti chimici, sono attualmente esenti dai dazi aggiuntivi statunitensi. Lo sviluppo della situazione resta però tuttora incerto.
Grazie alle esenzioni, la Svizzera è attualmente meno colpita rispetto ad altri Paesi. Tuttavia, la situazione rimane molto difficile per i settori gravati dai dazi aggiuntivi.
Indennità per lavoro ridotto
Il Consiglio federale ha pertanto deciso di procedere per gradi. Per prevenire i licenziamenti in caso di temporanea e inevitabile riduzione del lavoro dovuta ai nuovi dazi imminenti, continua a fare affidamento sullo strumento dell’indennità per lavoro ridotto (ILR). Lo scorso 14 maggio ha deciso di prolungare nuovamente la durata massima dell’ILR da dodici a diciotto mesi.
Questa regolamentazione si applica fino al 31 luglio 2026, aumentando così la sicurezza di pianificazione delle aziende coinvolte.
Al tempo stesso, le commissioni competenti di entrambe le Camere hanno approvato un’iniziativa parlamentare che mira a estendere a 24 mesi la durata massima dell’ILR.
Il Consiglio federale analizza costantemente gli sviluppi e il loro impatto sull’economia svizzera e si assicura che, se necessario, misure importanti potranno essere adottate rapidamente.