Berlino è sempre più italiana!

carlo chatrianDopo la 69esima edizione conclusa ieri, il direttore della Berlinale Dieter Kosslick cede il posto a Carlo Chatrian (nella foto) scrittore e giornalista italiano che lascia la Svizzera per la Germania.

La Germania intellettuale e artistica negli ultimi anni ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità ai temi dell’immigrazione e degli “ultimi”. Il Festival del Cinema di Berlino che si è chiuso ieri (7-17 febbraio 2019) ne è stato ancora una volta la prova. Oltre 400 film divisi in cinque sezioni, tra le quali la Competizione ufficiale per l’Orso d’Oro e l’Orso d’Argento.

Al Berlinale Palast, am Postdamer Platz (Berlino), che dopo questa ultima edizione vedrà alla direzione l’ex direttore del Festival del Cinema di Locarno lo scrittore e giornalista italiano Carlo Chatrian, la lunga cerimonia ha consegnato l’Orso d’Oro a Synonymes, un film astratto e politico del regista israeliano Nadav Lapid. E’ la storia di un ragazzo israeliano che fugge a Parigi per cercare di dimenticare le sue radici e darsi una nuova vita.

E per la sceneggiatura l’Orso d’Argento è andato all’opera italiana La paranza dei bambini. A ritirare il premio i tre sceneggiatori Roberto Saviano (autore del romanzo bestseller edito da Feltrinelli dal quale il regista ha tratto l’ispirazione), Claudio Giovannesi (regista) e Maurizio Braucci (cosceneggiatore).

Protagonista è un gruppo di ragazzi, tutti esordienti tra i dieci e i quindici anni pronti a sparare, spacciare, derubare, uccidere, tutto pur di prendere il potere. I tre vincitori hanno voluto dedicare il premio ai bambini del Sud Italia e alle Organizzazioni non governative che salvano le vite nel Mediterraneo.

Arrivederci alla Berlinale del prossimo anno a firma italiana.