A fare gli onori di casa è stato l’Ambasciatore Armando Varricchio, che ha definito il cinema “uno dei veicoli più efficaci nel comunicare all’esterno le immagini e le realtà diverse del nostro Paese”.
All’incontro in Ambasciata – appuntamento abituale della settimana del cinema berlinese, che ritorna dopo l’interruzione del periodo pandemico – hanno partecipato tra i molti ospiti e rappresentanti del mondo culturale italiano e tedesco anche l’Amministratore Delegato di Cinecittà, Nicola Maccanico e i direttori della Berlinale, Mariette Rissenbeck e Carlo Chatrian.
Tra gli ospiti di onore anche il regista Mario Martone, presente a Berlino con il documentario “Lassù qualcuno mi ama”, omaggio a Massimo Troisi a quasi trent’anni dalla sua scomparsa.
Sono sette in tutto i film italiani presentati al festival di quest’anno, ai quali si aggiungono le versioni restaurate di “Prima della rivoluzione” di Bertolucci e “Sogni d’oro” di Nanni Moretti.